
Le circa cinquanta aziende liguri e toscane di trasporto che facevano riferimento al tour operator Trumpy per il trasporto dei crocieristi delle navi Costa hanno rallentato e bloccato l'uscita di una ventina di pullman dal terminal spezzino. L'affidamento del servizio di trasporto dal 10 febbraio è andato a un altro consorzio, che fa capo alla Toscana e all'Emilia Romagna, senza apparenti ragioni. "Dal 10 febbraio, senza alcun avviso, Trumpy ha chiamato un altro consorzio. Qui - dice Pasquale Scalesia, vicepresidente Csb - ci sono un centinaio di pullman della zona fermi. Siamo fuori senza motivazione, al tour operator non costa meno chiamare un altro consorzio. Ci vuole mettere in ginocchio". Circa 173 i lavoratori delle ditte di trasporto coinvolti. "Abbiamo chiesto un confronto - prosegue - ci hanno sempre detto di no. La protesta continuerà per tutta la stagione. Negli ultimi tre anni abbiamo fatto investimenti per 8 milioni per migliorare il servizio". Il consorzio lamenta un crollo del 40% sul fatturato, due milioni di euro su cinque. A fianco dei lavoratori è scesa la Cna della Spezia. "Chiediamo che il lavoro sia più vicino alle comunità che lo ospitano - dice Angelo Matellini - C'è anche una questione di sicurezza: un autista può guidare 15 ore solo una volta alla settimana. Se gli autisti di questo consorzio partono dalle sedi di Grosseto, Reggio Emilia, Firenze non credo vengano rispettati gli standard. Questo tipo di attività necessità di avere una stanzialità"
IL COMMENTO
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