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"Non possiamo permetterci persone di cui non siamo sicuri al 100%"
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Colpo di scena nel Movimento 5 Stelle genovese. Con un post sul proprio blog, Beppe Grillo annulla la candidatura di Marika Cassimatis a sindaco di Genova e indice nuove comunarie, aperte oggi dalle 10 alle 19, eccezionalmente aperte a tutti gli iscritti certificati M5s: o Pirondini o nessuna lista.

SECONDA VOTAZIONE: VINCE PIRONDINI (Leggi)

"In qualità di garante del MoVimento 5 Stelle - si legge - al fine di tutelarne l'immagine e preservarne i valori e i principi, ho deciso, nel pieno rispetto del nostro metodo, di non concedere l'utilizzo del simbolo alla lista di Genova con candidata sindaco Marika Cassimatis". E aggiunge: "Vi chiedo di fidarvi di me. Non possiamo permetterci di candidare persone su cui non siamo sicuri al 100%. Nel movimento non c'è più spazio per chi cerca solo poltrone".

Questo il suo primo commento, su Facebook: "Apprendo ora che la mia lista , ancora fantasma in quanto non pubblicata, uscita vincitrice da una votazione democratica, è stata sconfessata da Beppe Grillo. Ne prendo atto #m5s #genova2017". 



A quanto pare, però, nessuno l'aveva avvertita prima delle 11 circa. Intorno alle 10.30, pochi minuti dopo l'annuncio sul blog, scriveva su Facebook un post sul piano oleodotti e chiudeva con "Cambiare registro si può #m5s #genova2017". Probabilmente l'ha appreso dai commenti degli amici. 

LA REPLICA DI CASSIMATIS



"Aspetto che Grillo mi chiami per spiegarmi questa decisione. Siamo choccati da questa improvvisa fermata di una procedura democratica che aveva concluso il suo iter", ha dichiarato poi Marika Cassimatis. "Sono in attesa di capire i fattori nuovi intervenuti per questa decisione. Aspetto che Grillo mi spieghi. Genova si è espressa in modo democratico".

"Sono una attivista già candidata alle elezioni europee e regionali e la presentazione della mia candidatura è avvenuta più di un mese fa. Se c'erano obiezioni potevano dirlo prima", ha aggiunto Cassimatis. "Grillo contesta la lista di chi mi ha votato, io non li conosco neppure tutti. In nome della trasparenza mi aspetto che mi si dica quali sono gli elementi che hanno portato a questa decisione", ha aggiunto Cassimatis. 

"Mettere in dubbio una votazione democratica on line - attacca - punto cardine del MoVimento 5 stelle, è un fatto molto grave. Stiamo aspettando di capire il perché. Un episodio così non era mai accaduto. Genera insofferenza nella base. La trasparenza è un nostro cardine, così viene meno".

"Ero già in campagna elettorale, il mio nome era già  sul blog come candidata sindaco per Genova. Quanto avvenuto lascia molto perplessi. Io non chiamo Grillo, il riferimento è lo staff. È lo staff che controlla. Sono disponibile a un confronto, se avranno qualcosa da chiedere, ma sono loro che dovranno farmi vedere quali sono gli elementi contestati", continua.

È invece trincerata in silenzio stampa Alice Salvatore, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle. 

L'ANTEFATTO

Cassimatis aveva battuto Luca Pirondini nel ballottaggio online
con 362 voti a 338, ma era stata accusata di aver vinto grazie al sostegno di persone vicine ai quattro consiglieri fuoriusciti dal gruppo consiliare dei Cinquestelle in Comune a Genova.

Scrive infatti Beppe Grillo: "Mi è stato segnalato, con tanto di documentazione, che molti, non tutti, dei 28 componenti di questa lista, incluso la candidata sindaco, hanno tenuto comportamenti contrari ai principi del Movimento 5 Stelle prima, durante e dopo le selezioni online del 14 marzo 2017". Chiaro il riferimento a 'Effetto Genova': "Si sono tenuti la poltrona senza dimettersi e hanno formato nuovi soggetti politici vicini ai partiti". 

Per giustificare il proprio intervento, Grillo ricorda un passo del regolamento: "Il Garante del MoVimento 5 Stelle si riserva il diritto di escludere dalla candidatura, in ogni momento e fino alla presentazione della lista presso gli uffici del Comune di Genova, soggetti che non siano ritenuti in grado di rappresentare i valori del MoVimento 5 Stelle".

"Rimetto a tutti gli iscritti certificati del MoVimento 5 Stelle la decisione se non presentare nessuna lista per le elezioni comunali di Genova o se presentare la lista, arrivata seconda per un distacco di pochi voti, con Luca Pirondini candidato sindaco", scrive Grillo.

Tutti gli iscritti al M5S, e non solo quelli residenti a Genova, possono votare nuovamente online. L'ammissibilità di tutti gli iscritti è annunciata sul profilo Facebook di Beppe Grillo e rappresenta un'eccezione: alle Comunarie, infatti, il M5S finora accettava le votazioni solo degli iscritti residenti nella città sede della votazione stessa.

Che Marika Cassimatis non fosse gradita all'entourage di Grillo era evidente fin dalle prime ore dopo il voto. Il tenore Pirondini, a votazioni ancora in corso, le aveva dato della "voltagabbana" e subito dopo l'esito aveva lanciato implicite accuse di voto falsato, invitando Grillo a rendere pubblici i nomi degli elettori. Annalisa Allazetta, madre di Alice Salvatore, consigliera regionale molto vicina al leader pentastellato, aveva annunciato su Facebook che non avrebbe mai votato Cassimatis. 

LE REAZIONI

"Ormai sono macerie. Una delusione per tutti. Il Movimento sta implodendo, ha iniziato a crollare quando Grillo a Palermo ha detto 'sono il capo politico', eliminando l'orizzontalità che lo caratterizzava". Così Francesco Battistini, Consigliere regionale in Liguria uscito dal gruppo e dal Movimento dopo essere stato segnalato ai probiviri per aver sostenuto l'addio al M5s di alcuni consiglieri comunali genovesi e aver criticato i metodi di selezione dei candidati per le comunali di Genova.

"E' difficile un commento su quanto è successo per Marika Cassimatis - ha detto Battistini - Ormai sono macerie: prima è stata cassata la volontà dell'assemblea genovese che voleva votare internamente il candidato sindaco, poi imposto il 'metodo Genova' con la lista bloccata. Ora che il risultato non si confà alla volontà dei vertici, si cancella. Insomma, chi ha perso la partita si è portato via il pallone".

"Il suo candidato perde le primarie a Genova e Grillo con un post sul suo blog (che però non è suo) annulla tutto. E poi parlano di democrazia". Così il presidente del Pd Matteo Orfini, su twitter, commenta la decisione di Beppe Grillo. Ad Orfini seguono molti esponenti dem critici e ironici con la decisione del leader pentastellato.

Tra questi il senatore del Pd Vito Vattuone, che è anche segretario regionale del partito in Liguria, "la democrazia interna al partito di Grillo già lascia molto a desiderare", "ma se ora il leader non rispetta neanche più il voto online togliendo il simbolo alla candidata sindaco di Genova, ci sono seri motivi di preoccupazione" delineandosi "un atteggiamento da tiranno". 

"Questa è la democrazia in salsa Movimento 5 Stelle
. Se il candidato non piace a Beppe Grillo, la votazione si annulla. E se gli attivisti non scelgono quello che piace a Grillo, l’alternativa è che il Movimento non parteciperà alle elezioni. E’ a questa scelta che oggi sono chiamati gli attivisti 5 Stelle. O così o pomì. Prendere o lasciare. E se non siete d’accordo “fidatevi di me”. Proprio perché non ci fidiamo, noi ci teniamo stretta la 'nostra' democrazia": è il commento di Alessandro Terrile, segretario genovese del Pd.

"Beppe Grillo ha un'idea di democrazia davvero particolare. Prima dice che il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle lo scelgono gli iscritti. Poi però prepara un "Metodo Genova" per il voto online che, di fatto, blinda il suo candidato di riferimento. Quando però la base si ribella e, democraticamente, sceglie Marika Cassimatis si prende un giorno per riflettere e poi, senza dare alcuna spiegazione, sconfessa la votazione". così Raffaella Paita capogruppo del Pd in Consiglio regionale della Liguria.

Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Parma Federico Pizzarotti attraverso un post su facebook, porgendo alla Cassimatis un vero e proprio invito: "Cara Cassimatis, vieni con noi, le porte sono aperte. Qui si parla di temi non di persone. #democraziacercasi #EffettoParma".

"La scelta del M5S e di Beppe Grillo di invalidare le elezioni online, che avevano portato Marika Cassimatis a diventare la nuova candidata sindaco di Genova, dimostra il disagio e l'inadeguatezza che attraversa la politica ormai più impegnata a parlare solo a se stessa e a condividere gli stessi errori e orrori". Lo dichiara in una nota Luca Pastorino deputato di Possibile.

"Nemmeno il dittatore coreano Kim Jong-un avrebbe fatto questa cosa straordinaria che e successa a Genova, con Grillo che indice comunarie, le perde e quando le perde le dichiara nulle". Lo ha detto la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni a Genova commentando la 'squalifica' patita dalla vincitrice delle Comunarie grilline Marica Cassimatis da parte di Beppe Grillo. "Potrei anche non dire nulla - ha detto Meloni - tanto fanno tutto da soli". A Genova "almeno siete in vantaggio rispetto a Roma - ha concluso Meloni - non abbiamo dovuto aspettare che vincessero per sapere che sono degli incapaci".