
La porta dell'appartamento a cui era stato appiccato il rogo in piena notte, con stracci imbevuti di benzina, era occupato abusivamente da una famiglia marocchina ed erano rimaste intossicate una donna e una bambina di tre anni. Gli investigatori della squadra mobile sono arrivati all'uomo grazie alle testimonianze dei vicini di casa e dei residenti.
I testimoni hanno raccontato che il sospettato aveva più volte litigato con la famiglia per futili motivi, ma anche con altri vicini di casa, e li aveva minacciati. In un primo momento si era pensato a una intimidazione proprio legata all'occupazione abusiva dell'alloggio di edilizia popolare, ma il motivo sarebbe legato a dissapori futili. Le indagini comunque proseguono per chiarire per quale motivo sia stato bruciato il portone della casa (le fiamme e il fumo avevano raggiunto anche l'appartamento adiacente) e se l'indagato abbia agito da solo.
IL COMMENTO
Genova e il Turismo, un rapporto complesso con i camerieri
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana