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Doria: "Senza delibera aumenti fino al 55% nel 2020"
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Fallisce il progetto di aggregazione tra Iren e Amiu della giunta Doria. Verificato che non c'era una maggioranza in Consiglio per ottenere l'approvazione, il capogruppo del Pd, Simone Farello, ha chiesto di ritirare il documento. E dopo una lunga pausa pranzo, il sindaco e i suoi assessori hanno confermato: delibera ritirata. Annuncio accolto con applausi dai manifestanti. 

NUOVA VOTAZIONE - Il Consiglio voterà 
un emendamento che prevede un aumento sulla Tari del 2017 del 6,8% sulla prima rata e del 30% sulla seconda. In sede di approvazione del bilancio, poi, verebbe riproposta la delibera di aggregazione con Iren. In caso di approvazione, l'aumento tornerebbe al 6-7%. In caso contrario resterebbe l'aumento complessivo annuo del 18% e il Comune dovrebbe ricapitalizzare 25 milioni di euro con grossi tagli sul bilancio.

Doria, prima di ritirare la delibera, ha annunciato che il Comune dovrà anche ricapitalizzare l'azienda per 25 milioni di euro. Secondo la giunta, l'alternativa resta il fallimento di Amiu. Con l'ingresso di Iren in Amiu, l'aumento medio annuo sarebbe stato del 6,89%, con quota di partenza al 49% a salire fino al 69%. 

La votazione è slittata all'ultima seduta utile grazie alla mossa della maggioranza, che rischiava di andare al voto senza i numeri necessari a far approvare il documento dopo che la minoranza aveva ritirato in massa tutti gli emendamenti presentati. Una decisione presa tra le proteste dei manifestanti sugli spalti che hanno urlato 'vergogna' e 'siete scandalosi'. Sugli spalti anche oggi decine di lavoratori Amiu e sindacalisti. 

LA DIRETTA 

16.42 - Passa anche la proposta di Doria con 14 sì, 9 no, 1 astenuto e 5 presenti non votanti

16.40 - Passa la proposta di Farello: 13 sì, 9 no, 2 astenuti, 5 presenti non votanti

16.10 - Il centrodestra ha annunciato che non prenderà parte al voto

16.05 - La seduta è ripresa

15.50 - Consiglio sospeso per le dichiarazioni di voto.
 Tra poco si vota l'emendamento Farello

15.45 -
Ripresa la seduta. Farello (Pd) presenta una delibera che contiene l'aumento sulla Tari al 6,8%

15.30 - Allo studio dei capigruppo c'è 


15.25 - 
Mussini (Ascom): "Sono due anni che proponiamo soluzioni alternative ma senza avere risposte; le nostre imprese non possono andare avanti con questi costi"

15.20 - Consiglio sospeso per la conferenza dei capigruppo

15.10
- Il consigliere Stefano Anzalone (Gruppo Misto) sta per consegnare la delega allo sport al sindaco Doria. Per lui si vocifera di una collaborazione con Marco Bucci, candidato sindaco del centrodestra

15.00 -
Adesso è caos. La giunta ha presentato un emendamento che prevede un aumento sull'aliquota Tari 2017 superiore al 18%. Il Pd ne ha presentato uno a sua volta che ritocca la percentuale al 12%, a sua volta emendato da un documento che prevede il 6%. Alcuni ipotizzano di riproporre la delibera sull'aggregazione con Iren in occasione del voto sul bilancio. 

14.30 - Ripreso il consiglio, ritirata la delibera. Si andrà a votare il maxi aumento Tari per salvare l'azienda

12.30 - Il consiglio resterà sospeso fino alle 14.30

11.50 - Farello, capogruppo Pd, chiede il ritiro della delibera: "Chiaro che non abbiamo la maggioranza". Doria ha chiesto e ottenuto una sospensione per analizzare la richiesta di Farello. Vari insulti dal pubblico: "Dimettiti"

11.45 - Parla il sindaco Doria:
 "Se non passasse la delibera l'aumento Tari sarebbe progressivo e inizierebbe nel 2017 con un aumento del 17% e il comune dovrebbe dare 25 milioni ad Amiu per dare continuità all'azienda ed evitare il default. La tari poi aumenterà progressivamente per arrivare a più 55% nel 2020. Inoltre gli impianti di Scarpino sarebbero pronti solo tra molto tempo".

11.40 -
"AAA offresi consigliere di scorta per numero legale": è il cartello su una sagoma di cartone di un 'minion', il protagonista dei film d'animazione, sbandierato dal capogruppo di Effetto Genova Paolo Putti nell'aula del Consiglio comunale di Genova durante l'ennesima pausa chiesta dalla Giunta Doria per "approfondire gli emendamenti alla delibera Amiu-Iren". Una provocazione perché la maggioranza non avrebbe i numeri per approvare la pratica.

11.25
- Seduta ancora sospesa

11.00 - Le indiscrezioni a margine della sala rossa al momento danno il 'no' in vantaggio con 20 voti, 17 i 'sì' e 3 tra assenti e astenuti

10.55 - 
Putti (Effetto Genova): "È una delibera sbagliata nel documento perché concede potere assoluto ad un partner privato e inoltre non è accettabile anche il percorso che è stato fatto perché c'era già nelle intenzioni che Amiu andasse verso una privatizzazione".

10.45 - Consiglio sospeso per 20 minuti su richiesta della Giunta. Dagli spalti partono fischi. Il voto dovrebbe arrivare tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio. 

10.15 -
Ripresa la seduta. Vengono discussi gli emendamenti presentati dalla maggioranza. Al momento le voci parlano di sostanziale parità con un paio di astenuti. Nel giardino di Tursi, intanto, colloqui tra consiglieri

9.45 - Consiglio sospeso per una conferenza dei capigruppo

9.30 - Aperta la seduta del Consiglio con 35 consiglieri presenti su 40

Il presidente dell'assemblea, Giorgio Guerello, aveva accolto la richiesta dell'assessore al Bilancio Franco Miceli di "rinviare a domattina l'iter della delibera Amiu-Iren per sentire durante questa notte il parere di Iren su cinque emendamenti di maggioranza poiché modificano in modo sostanziale la trattativa Comune-Iren''. E ha aggiunto: "Mi assumo la responsabilità di permettere un approfondimento, indipendentemente dalle mie idee politiche ma in piena coscienza. La sospensione dell'iter procedurale di una delibera è una consuetudine, per la reale necessità di negoziare con Iren per il bene della città".

In Consiglio era scoppiata la bagarre dopo che le opposizioni hanno ritirato di colpo gli oltre cento emendamenti presentati, quando si sono accorti che la maggioranza non avrebbe avuto i numeri per il sì. A quel punto i consiglieri a sostegno della giunta hanno cercato di produrre altri emendamenti per ritardare la votazione. La delibera dev'essere approvata entro venerdì a mezzanotte perché è il termine ultimo stabilito dalla legge per formalizzare le aliquote Tari collegate al provvedimento.

Tante le perplessità residue sull’operazione. Iren entrerebbe in Amiu col 49% del capitale, destinato a salire fino al 69% in una seconda fase. Il recupero degli extracosti, 130 milioni generati dalla chiusura di Scarpino, avverrà con aumenti sulla Tari stimati tra il 6 e il 7% in dieci anni. Iren si impegnerebbe a costruire gli impianti (Scarpino 3, separatore, biodigestore) ma il piano industriale resta fumoso sulla raccolta differenziata: non ci sono riferimenti precisi al piano Conai. In caso di nuovo stop in Consiglio, il sindaco Doria presenterà una terza delibera con vertiginosi aumenti sulla Tari per rientrare dai debiti, minacciando in caso contrario di portare i libri in tribunale.