Amiu e Fiera, così Genova maltratta i suoi gioielli

Lavorando tra i settantamila (e oltre) video dell’Archivio di Primocanale mi imbatto tutte le volte con l’incredibile massa di filmati dei giorni del G8, luglio 2001. Tutti ricorderete le devastazioni, lo stato in cui fu lasciata la città occupata da migliaia di persone, pacifiche e non.

E rivedo il servizio di un collega nel quale il sindaco Giuseppe Pericu ringrazia i dipendenti di Amiu che in una notte riuscirono a ripulire Genova. Un altro servizio, invece, ricorda la pulizia in tempi record della città in occasione di alcuni eventi popolari, come le visite dei pontefici e il fantastico raduno nazionale degli alpini.

L’Amiu per molti anni è stata un vanto della nostra città e della civica amministrazione. Come lo furono Amt e Amga.

Lavorando nell’Archivio di Primocanale guardo con nostalgia tutte le bellissime manifestazioni della Fiera Internazionale, la nostra amata Fiera del mare: i saloni nautici, l’Euroflora, la fiera di Primavera.

Come è stato possibile ridurre in questo stato due eccezionali aziende? La Fiera è stata maltrattata e dimenticata e oggi è in stato pre-agonico, in attività grazie al lavoro generoso di diciotto dipendenti. Indecente!

Amiu, un gioiello di “Municipalizzata” rischia la stessa fine. Indecente!

Non so chi dobbiamo ringraziare di tutto questo. Ma credo che se una civica amministrazione non prova imbarazzo nell’aver lasciato andare due realtà di valore, è meglio che se ne vada e si faccia dimenticare al più presto.