
Crivello ha ribadito che il filo conduttore della sua campagna elettorale sarà "camminare tra le gente nei mercati, nei luoghi di lavoro e nei quartieri e soprattutto ascoltare perché negli ultimi anni è stata dimenticata l'esigenza del confronto con le persone". Dopo un primo giro di interventi al candidato sindaco sono state poste undici domande da parte di altrettanti attivisti di Genova Cambia e Genova osa: dal cemento alla partecipazione dei giovani alla politica, dal ruolo dei municipi alla trasparenza dall'edilizia agevolata all'università. Tra il pubblico presenti i principali artefici del tavolo del centrosinistra che ha contribuito alla candidatura di Crivello: il presidente di Palazzo Ducale Luca Borzani, Walter Massa e Stefano Kovac dell'Arci e il segretario della Camera del lavoro di Genova Ivano Bosco.
"Abbiamo detto 'prima le idee' perché è la necessità di una città dopo dieci anni di crisi - ha detto Leoncini durante il confronto con il candidato sindaco del centrosinistra Gianni Crivello ricordando come a Genova ci siano oggi 42 mila giovani che non studiano e non lavorano - Abbiamo la speranza di poter animare un percorso lungo dove si costruisca una speranza per Genova, un'idea di città per i nostri figli e per i nostri nipoti". Per Marianna Perderzolli, ex direttivo Rete a sinistra, "Genova può scegliere se continuare a essere legata a un passato che non c'è più o osare per cominciare finalmente a pensare a come sarà tra vent'anni".
IL COMMENTO
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