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Francesco Flachi condannato a 16 mesi di squalifica dopo essere risultato positivo a un controllo anti-doping. Nel dispositivo della Disciplinare sulla viene ricordato che anche le controanalisi effettuate su richiesta del giocatore hanno confermato la positività riscontrata nel primo controllo. Nella motivazione si legge che "la sola presenza nell'organismo dell'atleta di sostanze proibite è considerata una violazione del Regolamento Antidoping" e "la sostanza assunta (cocaina) rientra tra quelle per le quali è disposto il divieto di assunzione". "L'esclusione o la riduzione delle sanzioni - ricorda la Disciplinare - sono ammissibili solo nei casi in cui le circostanze siano realmente eccezionali", mentre "le prospettazioni difensive non sono in alcun modo idonee a escludere la responsabilità del Flachi". Per la Disciplinare, "non può quindi costituire causa di giustificazione per un calciatore professionista accettare sigarette da sconosciuti senza accertarne l'integrità, la provenienza e il contenuto". Sono stati però tenuti in considerazione i numerosi controlli tutti con esiti negativi a cui Flachi è stato sottoposto, la sua condotta durante il dibattimento e l'occasionalità del fatto.