
"Sono dati sottostimati ma già segnale di allarme - ha detto Bonanni -. Nel quaderno del Ministero della Salute del 2012 La Spezia risulta essere al 15° posto in Italia". Bonnani ha rivolto "un appello alle autorità militari per i casi di patologie asbesto correlate, perché si eviti l'onere a vittime e familiari di azioni giudiziarie e si applichi la legge che le equipari alle vittime del dovere con prestazioni simili alle vittime del terrorismo". Al convegno era invitato anche un rappresentante della Marina Militare, che però non era presente.
"Dal punto di vista della bonifica il processo è ormai esaurito per l'ente pubblico - ha detto l'assessore comunale all'ambiente Laura Ruocco - La questione è il privato e il militare. Abbiamo sollecitato Asl perché venga fatto un censimento perché va tutelata la salute dei cittadini e perché bisogna dare dati a livello nazionale per attivare finanziamenti in modo che anche i privati possano risanare". "
"Il quadro è sconcertante - ha aggiunto Pietro Serarcangeli, presidente associazione famiglie esposti amianto - nello Spezzino le vittime solo della Marina hanno superato quota 400. Se aggiungiamo i decessi dei civili che hanno lavorato nella cantieristica navale superiamo quota 700. Purtroppo questa strage viene dimenticata e sottovalutata".
IL COMMENTO
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