politica

La candidata esclusa riprende su Facebook la mail con le accuse
2 minuti e 8 secondi di lettura
Una serie di "atti suscettibili di pregiudicare l'immagine e l'azione politica del M5S" sarebbero alla base dell'avvio di un procedimento disciplinare nei confronti di Marika Cassimatis, vincitrice delle Comunarie a Genova e poi esclusa motu proprio da Grillo. Tutto pubblicato a poche ore dalla sentenza del tribiunale civile di Genova che deciderà sul ricorso presentato dalla professoressa.

Nella mail dello Staff, ripresa da Cassimatis su Facebook, sono diverse le motivazioni che il Movimento evidenzia come causa del procedimento. Tra queste la querela presentata dall'ex candidata contro Grillo per presunta diffamazione, "il rilascio di pubbliche dichiarazioni riportate anche dalla stampa" con cui Cassimatis "accusava Grillo e lo staff di gravi scorrettezze" ma anche fatti risalenti a ben prima dello scoppio del caos genovese.

"Ecco che si palesano i gravissimi atti d'accusa. Che siano solo pretesti, spero ora non abbia più dubbi nessuno. Mancano per contro le rimanenti centinaia di like degli ultimi anni. Per par condicio vediamo anche i likes di tutti gli altri candidati....oppure potrebbero bastare, nel caso, delle vecchie tessere politiche? #ipocrisiallestelle", scrive Cassimatis su Facebook.

Nella mail lo staff cita ad esempio "dichiarazione resa in data 13 maggio 2016 con post gravemente critico per la sospensione di Pizzarotti" o la condivisione di una "foto del Partito della Rifondazione Comunista sui referendum da firmare (atto suscettibile di avvantaggiare altri partiti).

Le dichiarazioni di Cassimatis dopo la sua 'scomunica', per lo Staff M5S, avrebbero danneggiato l'immagine del Movimento in quanto la candidata affermava che "l'esclusione sarebbe stata disposta per toglierla di mezzo perché la vittoria di Pirondini, decisa a tavolino, non era andata in porto". La mail dello Staff elenca inoltre: un post del 18 ottobre 2016 in cui Cassimatis "appoggia pubblicamente il consigliere Putti in relazione ad una dichiarazione scorretta dello stesso contro la consigliera regionale Alice Salvatore (atto contrario a lealtà e correttezza nei confronti degli altri iscritti e portavoce, e suscettibile di pregiudicare l'immagine e l'azione politica del MoVimento); la "pubblicazione del post in data 27 ottobre 2016 nel quale appoggia il dissidente Battistini (atto suscettibile di pregiudicare l'immagine e l'azione politica del M5S); la pubblicazione del post in data 3 novembre 2016 nel quale manifesta pubblicamente apprezzamento per l'Amministrazione comunale di Parma per la gestione dei rifiuti (atto suscettibile di pregiudicare l'immagine e l'azione politica del M5S)". Tutte motivazioni per cui Cassimatis rischia, da regolamento un richiamo,la sospensione o l'espulsione. Lo staff infine dà all'ex candidata dieci giorni per presentare le sue "controdeduzioni".