cronaca

Il presidente: "Ucina deve averne la certezza granitica"
3 minuti e 58 secondi di lettura

"Smettiamola con i balletti su dove si fa il Salone nautico internazionale, da 57 anni si fa a Genova, è ragionevole pensare che si farà a Genova per altri 57 anni". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti alla presentazione della 57/ma edizione del Salone nautico internazionale di Genova.

Le istituzioni, secondo Toti, dovranno "mettere in condizione Ucina di avere la certezza granitica come esiste il Natale, la Pasqua e la Festa della Repubblica che a Genova si fa il Salone della nautica. L'evento deve diventare la punta di diamante di un'offerta integrata della nautica attiva tutto l'anno in Liguria, creando nuove sinergie tra i produttori del settore, che mi auguro tornino a parlarsi", ha detto Toti riferendosi alla spaccatura tra Ucina, Confindustria nautica, e Nautica italiana.

"Il Salone è la cartina tornasole al carattere di Genova, sul Salone ci sono mugugni tutto l'anno, poi si va all'inaugurazione e si scopre che è una 'figata'. Bisognerebbe evitare il mugugno tutto l'anno e tenerci solo la cosa bella. Se quello dell'anno scorso era il Salone della ripresa, adesso abbiamo preso un po' di abbrivio, i dati di Ucina lo dimostrano, quindi guardiamo finalmente con serenità al mercato degli anni futuri".

LA DIATRIBA

"Il dialogo con il governo continua. Io non perdo le speranze. E non chiudo la porta a Nautica Italiana",
dice Carla Demaria, presidente di Ucina Confindustria nautica in merito all'ultimo atto dello scontro fra le due associazioni delle aziende del settore, uno scontro che mette a rischio i finanziamenti governativi in mancanza di un accordo.

Nei giorni scorsi, il presidente di Nautica Italiana, che rappresenta un gruppo di grandi marchi fuoriusciti da Ucina, aveva scritto al sottosegretario Ivan Scalfarotto per informarlo che un accordo fra il ministero dell'Economia, Ucina e Nautica Italiana, atto a sostenere i due eventi del 2017, quello di Viareggio da loro organizzato a maggio, e quello di Genova a cura della Società I saloni Nautici controllata al 100% da Ucina, non è più possibile. Inoltre, aveva invitato la presidente di Ucina a "liberare le risorse pubbliche, almeno per l'anno in corso, a favore di altre priorità per il Paese".

Secondo Demaria, invece, i fondi spettano al Salone di Genova
: "Il patto di stabilità del 2015 aveva previsto questi fondi destinati alle fiere di importanza nazionale e internazionale che rappresentassero il settore. Non abbiamo avuto difficoltà a ottenerli in momenti in cui ci avvicinavamo a non avere tutti i criteri non c'è nessuna ragione per non averli oggi. Credo che si comprenderà". Rispetto alla diatriba con i liquidatori di Fiera di Genova che vantano un credito di 400 mila euro per posizioni pregresse relative agli anni 2014, 2015 e 2016 e diffidano Ucina da usare lo storico marchio del salone, De Maria precisa che il problema è stato risolto: il logo usato negli ultimi anni non è il marchio della fiera e per quanto riguarda i debiti, Ucina ha provato che ha sostenuto costi che sarebbero stati di pertinenza della Fiera "quindi la situazione è stata ribaltata".

GLI ESPOSITORI


A due settimane dall'apertura delle iscrizioni per l'edizione 2017 del Salone Nautico l'82% degli espositori del 2016 ha confermato la presenza e il 51% ha chiesto più spazi sia a terra che in acqua. Lo ha annunciato la presidente di Ucina Confindustria Nautica Carla Demaria. "Saremo costretti a rivedere il lay out perché avremo bisogno di più spazi sia in acqua che a terra. Ci riapproprieremo di aree che negli ultimi anni non avevamo più utilizzato" ha affermato. A conferma dell'interesse degli operatori nei confronti del Salone di Genova l'area del Padiglione B riservata ai fuoribordo è andata in overbooking. "E quindi occorrerà trovare altri spazi. Avremo un bel problema da gestire" ha affermato.

"Il salone di Genova - ha sottolineato Demaria - rimane un potente strumento nelle mani delle nostre aziende. E' il più frequentato del Mediterraneo (127 mila visitatori nella edizione scorsa). E' il salone della filiera, l'offerta è merceologicamente la più completa". L'obiettivo ora è di aumentare gli ormeggi da 50 a 80 nella nuova darsena per le barche sopra i 15 metri. A terra si disporrà di 2.500 metri quadri sotto la tensostruttura (spostanto gli stand di Eataly) e 1.500 metri quadri sulle aree aperte, in totale 400 metri quadrati. "Dal 2015 il settore della nautica è ripartito - ha affermato Demaria - La crescita rimane. Il settore sta vivendo un momento di ripresa forte, c'è un'energia incredibile". I dati Assilea sul leasing nautico confermano questa tendenza: nel 2016 i contratti sono aumentati del 26% e l'anno scorso il Salone Nautico ha fatto realizzare alle società di leasing 50 milioni di contratti attivati a valle della rassegna.