
Se 1 lavoratore dipendente su 5 è impiegato alla domenica, i lavoratori autonomi, invece, registrano una frequenza maggiore: quasi 1 su 4. Il settore dove la presenza al lavoro di domenica è più elevata è quello degli alberghi/ristoranti: i 688.300 lavoratori dipendenti coinvolti incidono sul totale degli occupati dipendenti del settore per il 68,3%. Seguono il commercio (579.000 occupati pari al 29,6% del totale), la Pubblica amministrazione (329.100 dipendenti pari al 25,9), la sanità (686.300 pari al 23) e i trasporti (215.600 pari al 22,7).
Le realtà territoriali dove il lavoro "domenicale" è più diffuso sono quelle dove la vocazione turistica/commerciale è prevalente: Valle d'Aosta (29,5 per cento di occupati alla domenica sul totale dipendenti presenti in regione), Sardegna (24,5), Puglia (24), Sicilia (23,7) e Molise (23,6) guidano questa particolare graduatoria. In coda alla classifica, invece, si posizionano l'Emilia Romagna (17,9 per cento), le Marche (17,4) e la Lombardia (16,9). La media nazionale si attesta al 19,8 per cento.
Rispetto agli altri Paesi europei, comunque, l'Italia si posiziona negli ultimi posti della classifica tra chi lavora di domenica. Se nel 2015, in riferimento ai lavoratori dipendenti, la media dei 28 paesi Ue era del 23,2 per cento - con punte del 33,9 in Danimarca, del 33,4 in Slovacchia e del 33,2 nei Paesi Bassi - da noi la percentuale era del 19,5 per cento. Solo Austria (19,4 per cento), Francia (19,3), Belgio (19,2) e Lituania (18) presentavano una quota inferiore alla nostra
IL COMMENTO
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