
L'indagato, che era stato arrestato dalla squadra mobile e rimesso in libertà in attesa del processo, era stato incastrato dai video ripresi da telecamere installate dalla polizia nei bagni dell'asilo. A denunciarlo erano stati i genitori dei piccoli dopo le rivelazioni spontanee di una bambina.
La piccola raccontò alla mamma di essere stata toccata nelle parti intime dal bidello che l'accompagnava in bagno. In primo grado il giudice aveva ritenuto che le immagini potevano essere "suscettibili di altre interpretazioni", e assolse il bidello, la Corte d'Appello ha invece ribaltato la sentenza. I giudici hanno concesso ad ogni genitore 10 mila euro di provvisionale, mentre al Comune è stato accordato un risarcimento di 39 mila euro.
IL COMMENTO
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