
I due sono stati arrestati dai carabinieri e sono ritenuti gli autori di almeno 13 colpi commessi tra Mignanego, Serra Riccò, Bolzaneto e Sampierdarena sulle alture di Genova, attribuiti alla cosiddetta 'banda dei boschi'. In manette sono finiti Spartac Cakoni, 25 anni, e Arti Ndreka, 37, entrambi albanesi.
Il primo è stato arrestato subito dopo l'ultimo furto in appartamento dove aveva razziato gioielli per 25 mila euro. Il secondo è stato raggiunto il giorno dopo. I due, secondo l'accusa, avrebbero rubato anche generi alimentari: miele, olive e anche un agnello congelato.
Nel loro appartamento a Begato, i carabinieri hanno trovato orologi, strumenti musicali e altri oggetti che adesso verranno fatti visionare alle vittime di furti. I due sono stati incastrati da un errore: avevano posteggiato una macchina rubata proprio sotto casa. I militari hanno così iniziato a osservare la vettura sospetta e sabato l'hanno seguita bloccando il più giovane subito dopo il furto.
Le indagini però proseguono per capire se i due abbiano agito da soli o con l'aiuto di complici. Cakoni e Ndreka erano latitanti dal 2014 e 2015, dopo due ordini di carcerazione emessi dal tribunale di Savona e di Genova, sempre per furti. I due erano scappati in Albania ed erano tornati da poco con nomi falsi. Secondo quanto ricostruito dai militari, i due entravano nelle case da finestre lasciate aperte, solitamente armati di spranghe o bastoni. Nemmeno la presenza dei proprietari faceva da deterrente: in uno degli ultimi colpi hanno anche picchiato un uomo di 85 anni, Angelo Poggi, che aveva cercato di fermarli.
IL COMMENTO
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso
Che brutta quella piazza cerniera che doveva salvare il centro storico