
A Marassi è invasione di tifosi in maglia a quarti rossoblù dopo l'appello della tifoseria in settimana. Prima del fischio d'inizio compare in Gradinata Nord un severo monito a chi la indossa in campo: "Il Genoa siamo noi. Chi non ne è convinto posi la borsa e si tolga le scarpe". Scelte tecniche di Juric: c'è Beghetto al posto di Laxalt squalificato e Biraschi in difesa a sostituire Munoz. Al 6' proteste per un intervento su Simeone in area di rigore. Forse ci stava il penalty. Al 13' bella cavalcata di Lazovic, poi l'azione sfuma come anche la prestazione dell'esterno, appena sufficiente. Al 19' infortunio muscolare per Simeone che è costretto a uscire in favore di Pandev. Al 30' si mette in mostra Lamanna: la palla, calciata da Nagatomo, era destinata all'angolino basso. L'Inter ancora pericolosa in contropiede, ma il primo tempo finisce a reti bianche.
Ritmi più bassi nella prima parte della ripresa. Ma al 12' è di nuovo il portiere rossoblù protagonista su una conclusione ravvicinata di Perisic a botta sicura. Al 24' il Ferraris esplode: tira Veloso dalla distanza, la sfera centra in pieno la traversa, ma Pandev arriva a ribadire in rete. Il Genoa è in vantaggio 1-0, quasi in contemporanea arriva il gol del Crotone a Pescara. Juric inserisce Munoz e richiama Lazovic per dare più copertura. Fabrizio Preziosi viene espuso dal campo. Al 41' palla velenosa verso Lamanna: sugli sviluppi del successivo corner Burdisso tocca con l'avambraccio un assist in profondità e l'arbitro fischia rigore. Candreva va sul dischetto, ma è ancora un grande Lamanna a mandare i tifosi in visibilio. Il Genoa regge anche nel finale e porta a casa la vittoria. Un piccolo passo per la salvezza, una grande prova di forza morale.
IL COMMENTO
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