Alla riunione tecnica erano presenti il prefetto di Genova Fiamma Spena e i rappresentanti di Regione Liguria, Comune, Città Metropolitana, vigili del fuoco, Capitaneria di porto, Arpal, Asl3 genovese e Autorità portuale di sistema del mar ligure occidentale.
Diversi i sopralluoghi effettuati dai vigili del fuoco in città e nell'area portuale e industriale senza ottenere risultati. I tecnici Arpal hanno monitorato i depuratori cittadini di Puntra Vagno e Cornigliano, anche in questo caso senza ottenere riscontri.
Dalle rilevazioni effettuate dai tecnici del dipartimento Ambiente della Regione Liguria è emerso che i vapori erano costituiti prevalentemente da mercaptani e acido solfidrico. I dati sulle rilevazioni giornaliere non hanno comunque mai superato i limiti di inquinamento previsti per legge.
Anche l'Asl 3 genovese, dai dati in proprio possesso, non ha rilevato ricoveri dovuti a sintomi legati alla diffusione della sostanze. Esclusa dunque ogni forma di rischio per la salute.
I sospetti si sono in un primo momento concentrati su una nave cisterna ancorata nella rada di Genova, ma anche in questo caso le rilevazioni effettuate non hanno rilevato la presenza di agenti inquinanti.
In questi giorni proseguiranno i controlli sulla nave e in altre aree da parte della Capitaneria di porto e dei tecnici esperti della Regione per dare una risporta definitiva alla provenienza dei vapori.
IL COMMENTO
Come si controllano le acque superficiali in Liguria
Che tristezza la politica che non vuole la sanità