cronaca

I governatori di Liguria e Lombardia promuovono il basilico e la riforma
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L'hanno chiamata scherzosamente "Pestellum" e, in attesa di preparare il pesto alla genovese, nel corso di un'iniziativa per valorizzare il basilico di Prà, i presidenti della Regione Lombardia, Roberto Maroni e della Regione Liguria, Giovanni Toti, hanno tracciato la nuova riforma elettorale.

"La legge elettorale deve essere come il pesto - spiega il presidente della Regione Liguria Toti - per realizzarlo servono ingredienti equilibrati. Serve il basilico, che sono i voti, e poi serve il sale - prosegue Maroni - per dare sapore. Poi ci vogliono i pinoli, che sono il diritto di rappresentanza anche dei piccoli partiti, che hanno comunque diritto ad avere voce in capitolo - continua Toti - poi ci vuole l'olio perché in politica tutto deve scorrere come il motore della macchina, e ci vuole l'aglio per dare sapore alle decisioni che si prendono, altrimenti restano insipide e poco profumate. E, infine, il formaggio, Grana Padano, non Parmigiano - interviene il presidente della Regione Lombardia Maroni - il tutto amalgamato, appunto, con il pestellum, e questa è la ricetta".

Più seriamente il presidente della Lombardia ricorda come la legge della Lombardia stia funzionando al meglio. "Io ho una maggioranza solida, del 60%, da 4 anni facciamo ciò che si deve fare - prosegue Maroni -, discutendo ma trovando soluzioni. Se fosse adottata a livello nazionale i problemi sarebbero risolti".

Sulla metafora del pesto torna poi Toti che ricorda come il segreto della politica sia l'equilibrio, come il pesto, appunto. "Ingredienti giusti, amalgamati nel modo migliore, dentro un recipiente capiente e solido, e l'armonia esce. E il centrodestra può essere l'amalgama giusto". Dalla teoria politica alla pratica, i due presidenti di Regione hanno poi realizzato una porzione di pesto sotto la guida di Flavio Corazza, esperto del consorzio per la tutela del basilico genovese.