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19.52 - "Certamente il papa è risucito a mettere le ali a questa città. Si è visto in queste 80mila persone piene di gioia e di calore. Commosso? Non si può non esserlo in certi momenti, soprattutto quando si parla della propria città, del proprio mare, della propria Chiesa, vengono fuori tanti sentimenti che immaginavo nel cuore del Santo Padre. Pagine toccanti ce ne sono molte. Penso al Gaslini e a quei genitori eroici, il Papa è passato come un angelo, a tutti ha distribuito un sorriso, una mezza parola, una benedizione. E poi il vero abbraccio conclusivo di tutta Genova, la Messa finale. Nel suo cuore c'era decisamente più felicità che stanchezza. Era molto contento di sentirsi così abbracciato da tantissima gente", ha detto il cardinale Bagnasco.
19.51 - L'aereo è decollato. Papa Francesco torna a Roma
19.49 - L'aereo con a bordo Papa Francesco si avvia alla pista
19.43 - Il Papa ha benedetto la statua della Madonna di Loreto in aeroporto. Tra poco la partenza
19.29 - Il corteo del Papa con relativa scorta ha imboccato la Sopraelevata con destinazione Aeroporto
LA MESSA FINALE
19.07 - Papa Francesco lascia il palco allestito alla Foce per l'ultimo saluto prima di andare in aeroporto.
19.00 - Il coro Monte Cauriol intona "Ma se ghe penso"
18.50 - "Ora si congeda da noi. Siamo certi che nel suo cuore di padre e di figlio si siano mossi tanti sentimenti - ha detto Bagnasco ricordando che il padre di Bergoglio partì da Genova per l'Argentina - noi ci stringiamo a te con una duplice promessa: cercare ogni giorno l'ancora in Dio. L'altra promessa è questa: siamo liguri, schivi, scontrosi, un po' orsi, ma poi ci muoviamo e ci facciamo sentire. Gente di mare, che nel suo porto ancora vede tanti giovani partire. Come vede arrivare tante generazioni in fuga dalla fame, dalla violenza, dalla persecuzione e dalla guerra. Le assicuriamo che ognuno di noi continuerà a fare la sua parte perché Genova rimarrà città generosa, nonostante qualche mito. Vorremmo che d'ora in poi, ogni volta che vedrà il mare, non pensi solamente alla sua Buenos Aires, ma anche alla nostra Genova, alla sua Genova: Genova nella sua bellezza, nel suo splendore, che è come una perla splendente, avvolta dal vento ma custodita da una conchiglia fatta di mare e di monti, di cielo e di terra. Una perla splendente che ha tante potenzialità da esprimere. Siamo tutti certi che oggi lei ci ha dato un forte impulso, una fiducia più profonda perché possiamo riprendere il largo per il bene di tutti.
18.45 - "Grazie per questa giornata", ha detto il Papa. Poi Bagnasco ha preso la parola commosso: "Non la dimenticheranno i nostri giovani che ha provocato a non restare turisti della vita ma a saperla guardare in faccia vincendo ogni superficialità. Non la dimenticheranno i bambini e i genitori provati dalla sofferenza come pure quanti con compassione e competenza si dedicano alla loro cura. Non la dimenticheranno le istituzioni civili e militari, i volontari innumerevoli e i tanti che hanno collaborato in maniera silenziosa e umile".
18.10 "Nelle nostre giornate corriamo e lavoriamo tanto, ci impegniamo per molte cose; però rischiamo di arrivare a sera stanchi e con l'anima appesantita, simili a una nave carica di merce che dopo un viaggio faticoso rientra in porto con la voglia solo di attraccare e di spegnere le luci - ha detto il papa nell'omelia - Vivendo sempre tra tante corse e cose da fare, ci possiamo smarrire, rinchiudere in noi stessi e diventare inquieti per un nulla. Per non farci sommergere da questo 'male di vivere' ricordiamoci ogni giorno di 'gettare l'àncora in Dio': portiamo a Lui i pesi, le persone e le situazioni, affidiamogli tutto. È questa la forza della preghiera, che collega cielo e terra, che permette a Dio di entrare nel nostro tempo. La preghiera è la forza che fa andare avanti il mondo; è la nostra missione, una missione che al tempo stesso costa fatica e dona pace. Ecco il nostro potere: non prevalere o gridare più forte, secondo la logica di questo mondo, ma esercitare la forza mite della preghiera, con la quale si possono anche fermare le guerre e ottenere la pace".
17.50 - Iniziata l'Omelia
17.20 - Con la processione inizia la messa solenne alla Foce
17.00 - La papamobile, dopo aver percorso via Caprera, via Cavallotti e corso Italia, è arrivata alla Foce. Giro intorno a viale Brigate Partigiane fino alle Questura e poi ritorno verso piazzale Kennedy.
CON I BIMBI DEL GASLINI
16.45 - "La fede opera soprattutto attraverso la carità, e senza di questa è morta. Vi incoraggio a proseguire pensando al buon samaritano del Vangelo. Chi serve i malati con amore serve Gesù che ci apre il regno dei Cieli", ha detto Papa Francesco prima di impartire la sua benedizione su tutti i presenti.
16.43 - "La sofferenza dei bambini è la più difficile da accettare. Molte volte mi chiedo il perché, non trovo risposta, guardo il crocifisso e mi fermo lì", ha detto Papa Francesco prima di salutare i medici e tutto il personale del Gaslini.
16.40 - "Siamo nel santuario della sofferenza dei bambini, ma anche della tenerezza con cui sono presi in cura. Lei ha visto e toccato con mano entrando in punta di piedi nel nome del Signore. La sofferenza dei bambini e delle famiglie che li accompagnano riassume la sofferenza umana. Raccolga nella sua preghiera le lacrime di questo mare umano", ha detto il cardinale Bagnasco.
16.37 - Il Papa si è fermato col presidente del Gaslini, Pietro Pongiglione, per firmare un registro.
16.33 - Un uomo sarebbe caduto da un muro nei pressi del Gaslini nel tentativo di vedere il Papa passare lato mare
16.28 - Grande folla all'ingresso principale dell'ospedale Gaslini. per salutare Papa Francesco
15.57 - Papa Francesco è arrivato al Gaslini passando dall'ingresso superiore. Si è fermato a salutare e accarezzare alcuni bambini e giovani
15.37 - Il Papa sta per arrivare all'ospedale Gaslini
15.00 - Cresce l'attesa fuori dall'ospedale Gaslini - così come alla Foce, dove sono già i migliaia i fedeli che si stanno radunando in piazzale Kennedy e nelle vie limitrofe per seguire la messa - dove Papa Francesco incontrerà 600 tra piccoli degenti dell'istituto, le loro famiglie e il personale in servizio. Prima di parlare nell'area di fronte alla chiesa, andrà in visita strettamente privata al padiglione 11, quello dove si trovano i piccoli pazienti in rianimazione.
LA SALITA ALLA GUARDIA
14.30 - Papa Francesco ha chiesto espressamente di incontrare ciascuno dei carcerati e poveri a pranzo con lui
14.00 - Papa Francesco è a pranzo in privato con 135 tra migranti, detenuti di Marassi e Pontedecimo e senzatetto. Con loro solo il cardinale Bagnasco. Il menù prevede trofie al pesto, arrosto di vitello con patate e crostata.
13.43 - Papa Francesco, sfilando tra i giovani, si è fermato a stringere la mano della nostra inviata Tiziana Oberti
13.40 - Il Papa passerà in mezzo alle due ali di giovani e pranzerà nella sala del caminetto con 135 persone in difficoltà
13.37 - Il Papa ha impartito la benedizione ai detenuti in collegamento dal carcere di Marassi.
13.34 - "Gesù, vieni a importunarmi. E dammi il coraggio di poterti rispondere". Con questa preghiera e con un'Ave Maria si è chiuso il discorso del Papa ai giovani. "E per favore vi chiedo di pregare per me", aggiunge.
13.30 - "Cristoforo Colombo, che dicono fosse dei vostri, ma non si sa, voleva andare di qua passando di là. Ha avuto coraggio"
13.29 - "Dovete avere il coraggio di chiedervi: è normale o non è normale? È normale che cresca ogni giorno l'indifferenza? È normale che molti dei nostri coetanei migranti, provenienti da Paesi dove rischiano la morte, vivano nelle nostre città in condizioni veramente difficili, è normale che il Mediterraneo sia diventato un cimitero?"
13.21 - "Genova - prosegue Papa Francesco - è una città porto che ha saputo ricevere tante navi e ha generato un grande navigatore. Per essere discepoli ci vuole lo stesso cuore di un navigatore: orizzonte e coraggio. Non smettete di sfidare gli orizzonti. Orizzonte e coraggio: lo dico a tutti i genovesi".
13.03 - "Tutti siamo peccatori - continua Bergoglio - e la missione ci trasforma. Tutti possono diventare santi. Aiutare i giovani in difficoltà? Senza amore non serve. Ma amare - dice Papa Francesco - è essere capaci di stringere la mano sporca, parlare con chi è in situazioni di degrado. Se qualcuno pensa di trattarli come stupidi che non sanno di religione, meglio che stia a casa. Questa è la pazzia della fede, della croce, dell'annuncio del Vangelo. Non date aggettivi alle persone, solo nomi. Non dite: quello è un ubriaco. Solo Dio può giudicare".
12.51 - "Buongiorno", esordisce Papa Francesco. "Il cardinale ha detto che il vostro amore è turbolento e allegro. E questo è bello. Per me è una gioia incontrare voi, lo desidero sempre. E voi non volete risposte pret-a-porter. Gioia non è lo stesso che divertirsi. Noi ci rallegriamo quando le cose vanno bene, ma c'è anche un'altra trasformazione nascosta: l'essere missionari ci porta a imparare a guardare, col cuore. Così smettiamo di essere turisti della vita facendo fotografie e non guardando la realtà. Lasciate questo atteggiamento da turisti e assumete un compromesso (dice il Papa, intendendo impegno) con la vita. Non guardare i cuori della gente è suicida".
12.47 - Le domande dei giovani al Papa. "Le chiediamo una benedizione e anche un consiglio su come essere missionari sui nostri coetanei vittime della droga, della violenza, dell'alcol e degli inganni del maligno", ha detto una ragazza al Santo Padre. "Dio lo incontriamo tutti i giorni, nel silenzio della preghiera. Quindi le chiediamo qualche consiglio per vivere la nostra vita spirituale e di preghiera", aggiunge un giovane. Un terzo lo saluta: "Ciao Papa Francesco. Molti di noi giovani non hanno il tempo o l'occasione per incontrare la persona della loro vita. Può darci qualche consiglio su come farlo in pienezza e su come vivere relazioni vere e sincere?". "Quali gesti possiamo compiere per rispondere alle sfide della storia?".
12.45 - "Vorremmo che sentisse, insieme alla nostra devozione per la Santa Vergine, anche l'amore turbolento e allegro dei giovani. Lo scorso anno Genova ha avuto la gioia di ospitare il Congresso Eucaristico nazionale. La parola non è passata invano. Si è costituito un nutrito gruppo di giovani che si sono preparati a uscire per essere missionari del Vangelo".
12.38 - "Vi invito a pregare la Madonna in silenzio, ognuno le dica ciò che ha nel cuore, è la nostra mamma", è il primo invito di Papa Francesco ai giovani.
12.35 - Molti giovani sono all'esterno del Santuario, mentre altri trovano spazio all'interno, dove il Papa si è fermato a salutarli e ha posto una rosa in omaggio alla Madonna della Guardia.
12.30 - Il Papa è arrivato alla Guardia
12.25 - Tantissimi giovani da Genova e dalla Liguria ai lati delle transenne che delimitano il percorso verso l'ingresso del santuario. L'arrivo del Papa è ormai imminente.
11.45 - I 2.700 giovani che attendono Papa Francesco alla Guardia, dopo avere camminato da Scarpino dove sono arrivati di primo mattino a bordo dei pullman, hanno preparato una sorpresa: saranno tutti vestiti con una maglia blu a comporre un simbolico mare per accoglierlo.
L'INCONTRO IN CATTEDRALE
11.40 - "Vi chiedo di pregare per me, e vi ringrazio per la vostra vita presbiterale": così il Papa ha salutato i religiosi nella cattedrale di San Lorenzo per poi avviarsi al Santuario della Madonna della Guardia dove incontrerà giovani, poveri, detenuti e migranti.
11.34 - Il Papa critica la mondanità spirituale: "I giovani sono testimonianze di autenticità, inseguono sogni, e anche noi dobbiamo assumere che con questi comportamenti siamo noi stessi a provocare certe crisi vocazionali. Ci vuole una conversione pastorale. Se tu non hai tempo, i giovani cercano altri che li ascoltino. Il Signore parla loro con la testimonianza".
11.30 - "Ci sono consacrati, vescovi, che vivono come pagani. E questo spinge fuori i giovani. La missionarietà è importante, lo zelo apostolico", ha detto il Papa.
11.25 - "In Italia negli anni Novanta è successa una cosa brutta. Molti filippini erano rimasti senza casa, sono venute qui tante brave ragazze. Alcune trovavano un lavoro, altre finivano sul marciapiede. È difficile il lavoro vocazionale, ma si deve fare. Dobbiamo essere creativi"
11.20 - Il Papa sulla crisi delle vocazioni: "Se c'è calo demografico non ci sono ragazzi e ragazze, e quindi non ci sono vocazioni. È più facile convivere con un gatto o con un cane che con un figlio".
11.05 - Il Papa scherza con suor Rosangela dopo la domanda: "La conosco da anni, ma ha un difetto: guida a 140..."
11.00 - Parole dure sulle cattive abitudini interne alla Chiesa: "Alleva corvi e ti mangeranno gli occhi". "Il vostro bravo arcivescovo - dice Papa Francesco al clero genovese - il cardinale Canestri diceva che la Chiesa è come un fiume. L'importante è essere dentro il fiume, la varietà è lecita. A volte pretendiamo che il fiume diventi piccolo e scorra dalla nostra parte, ma questa non è fratellanza. Consiglio ai formatori: se vedete un seminarista intelligente ma chiacchierone cacciatelo via".
10.45 - La domanda di don Pasquale Revello, parroco di San Giovanni Battista a Recco: "Vorremmo vivere meglio la fraternità sacerdotale, tanto raccomandata dal nostro cardinale arcivescovo. Come possiamo fare?". Il papa ha subito scherzato: "Gli avrei dato venti anni di meno". Poi risponde: "Quando non c'è fratellanza sacerdotale c'è tradimento. Fatevi un esame di coscienza: quante volte ho ascoltato bene fratelli sacerdoti che la pensano diverso o non mi piacciono? Quante volte ho chiuso subito le orecchie? Quante volte ho criticato, spiumato e spellato?"
10.30 - "Lasciatevi stancare dalla gente, non difendete la vostra tranquillità", è il monito del Papa ai religiosi in San Lorenzo. "La vostra vita va vissuta come missione. Non siate legati alle strutture. Questi sono i criteri della Chiesa, i vecchi criteri che sono ultramoderni".
10.15 - Don Andrea, vice parroco di Certosa, chiede al Papa quali sono i criteri per un'intensa vita spirituale. "Il Vangelo distingue bene i discepoli, la folla, i dottori della legge. La maggior parte del tempo Gesù lo passava sulla strada, questo vuol dire vicinanza ai problemi, non si nascondeva. Si nascondeva poi alla sera per pregare. Guardare sempre l'orologio? Non è una vita pastorale, Gesù non faceva questo. Non dobbiamo avere paura di perdere il nostro tempo. La paura più grande è quella di una vita statica: il prete che ha tutto ben risolto, strutturato, tutto al suo posto, gli orari, la segreteria. Io ho paura del prete statico".
10.14 - Il Papa ha invitato a pregare per i copti uccisi, in silenzio, e poi ha recitato con l'assemblea un'Ave Maria. "Oggi - ha detto - i martiri cristiani sono più che nei primi tempi della Chiesa".
10.10 - Il saluto di Bagnasco: "La bellezza di questa cattedrale la accoglie con gioia. La comune missione ci spinge a camminare in amicizia. Insieme guardiamo a lei, successore di Pietro. La sua parola e il suo pensiero ci sostengono per andare al largo senza paura. La bellezza che vogliamo esprimere non è sempre all'altezza del desiderio. Noi vescovi le assicuriamo che il desiderio di servire il Signore ci abita. I nostri preti sono schivi, cercano di essere al servizio della gente. Ascoltando la sua parola sono certo che sentiremo crescere in noi l'entusiasmo per andare ancora più al largo. In Liguria sono presenti circa 600 sacerdoti diocesani nonché più di 2000 religiosi. Di fronte alle molte necessità pastorali cerchiamo di scorgere cosa ci dice lo spirito. Grazie, Santo Padre. La ascoltiamo con fiducia e le assicuriamo la nostra quotidiana e affettuosa preghiera".
10.08 - Papa Francesco in cattedrale saluta sacerdoti, suore, seminaristi e consacrati, tutti in cerca di un saluto e di una fotografia.
10.02 - Il Papa ha sfilato in Papamobile lungo via San Lorenzo ed è entrato in cattedrale per l'incontro con i religiosi
9.45 - Centinaia di fedeli già da stamattina attendono il Papa in via San Lorenzo, dove ci sarà l'incontro con i religiosi all'interno della cattedrale. Ad attenderlo tanti genovesi e una folta rappresentanza di sudamericani, oltre a qualche turista.
CON I LAVORATORI DELL'ILVA
9.40 - Papa Francesco si prepara a lasciare lo stabilimento per dirigersi in cattedrale
9.37 - Il Papa ha bendetto tutti i lavoratori. Dalla folla partono cori: "Francesco, Francesco"
9.35 - Il Papa termina l'incontro con la preghiera 'Vieni Santo Spirito' e ha concluso con un semplice 'grazie'.
9.27 - Parla Vittoria, disoccupata: "Noi sentiamo le istituzioni lontane e matrigne. Ci conforta il calore umano della Chiesa. Santità, dove possiamo trovare la forza per crederci e non mollare mai nonostante tutto questo?". Risponde il Papa: "Non tutti i lavori sono buoni: il traffico illegale di armi, la pornografia, il gioco d'azzarda e tutte le imprese che non rispettano i diritti dei lavoratori e la natura. Un paradosso della nostra società è la compresenza nella nostra società di gente che vorrebbe lavorare e non ci riesce e gente che vorrebbe lavorare meno ma non ci riesce perché è stata comprata dalle imprese. Per poter fare festa dobbiamo lavorare. Una società edonista che vede solo il consumo non capisce il valore della fatica e del sudore, e quindi non capisce il lavoro".
9.25 - "Il povero è considerato un colpevole. Allora i ricchi sono esonerati da fare qualcosa. Questa non è la logica del Vangelo: la meritocrazia la troviamo invece nella figura del fratello maggiore: lui disprezza il fratello minore e pensa che debba rimanere un fallito perché se l'è meritato. Nessun figlio merita le ghiande dei porci".
9.21 - Parla Sergio, consulente finanziario: "Nei nostri ambienti prevale la competizione. Chiediamo a Vostra Santità consigli per camminare verso gli ideali del Vangelo, collaborazione e fratellanza". Papa Francesco risponde: "Molti valori stanno cambiando. L'accento sulla competizione è anche un errore economico perché nega che l'impresa sia prima di tutto cooperazione. Quando un'impresa mette in competizione i lavoratori tra loro nel breve periodo magari dà qualche vantaggio, ma finisce presto per minare il tessuto di fiducia che è alla base di ogni organizzazione".
9.20 - Una ragazza è svenuta nel capannone dell'Ilva, un lieve malore probabilmente per il caldo. Subito soccorsa.
9.16 - "Non bisogna rassegnarsi a un mondo in cui solo metà dei lavoratori lavoreranno e gli altri saranno mantenuti con un assegno sociale. L'obiettivo da raggiungere non è il reddito per tutti, ma il lavoro per tutti. Senza il lavoro non ci sarà dignità", ha detto il Papa. "Si va in pensione all'età giusta, ma è contro la dignità delle persone mandarle in pensione a 25, 40 anni con un assegno dello Stato. Vado avanti con un assegno? Sì. Ho dignità? No"
9.10 - "Il lavoro è più che uno strumento per vivere, è partecipazione alla creazione - dice Papa Francesco - ci sono pochi errori più grandi di quando il lavoro umilia e uccide. Il lavoro può fare molto male perché può fare molto bene. Il lavoro è amico dell'uomo e l'uomo è amico del lavoro. Per questo non è facile riconoscerlo come nemico. Gli uomini e le donne si nutrono col lavoro, col lavoro sono unti da dignità. Intorno al lavoro si edifica l'intero patto sociale. Quando non si lavora o si lavora male, poco o troppo è la democrazie che entra in crisi, e tutto il patto sociale. È anche questo il senso del primo articolo della costituzione italiana.
9.05 - Micaela, interinale di 41 anni, parla a nome di Cgil, Cisl e Uil e chiede di trasformare il lavoro in una forma di riscatto sociale. "Mi viene in mente il ricatto sociale - risponde Papa Francesco - ora dico una cosa reale accaduta in Italia un anno fa: c'era una coda di gente disoccupata per trovare un lavoro. A una ragazza hanno proposto 800 euro al mese per 11 ore al giorno. Lei ha risposto: solo 800 per 11 ore? Le hanno detto: se non le piace se ne vada. Questo non è riscatto, questo è ricatto.
9.00 - "Imprenditore e speculatore sono due cose diverse. Lo speculatore usa l'azienda per fare profitto. Licenziare, chiudere, spostare l'azienda non gli creano alcun problema. Lo speculatore usa, strumentalizza, mangia persone e mezzi. Con lo speculatore l'economia parde volto e perde i volti", ha detto Papa Francesco. "Il sistema politico incoraggia spesso gli imprenditori disonesti".
8.57 - "Quasi un anno fa ricordo la messa a Santa Marta. Si è avvicinato un uomo, piangeva. 'Sono venuto a chiedere una grazia, sono al limite, devo licenziare 60 lavoratori e non voglio, perché sento che licenzio me stesso'. Quell'uomo piangeva, quello era un bravo imprenditore", ha detto Papa Francesco.
8.50 - "Faccio una premessa - dice il Papa - Il mondo del lavoro è una priorità umana, e pertanto cristiana, e anche del Papa. Dove c'è un lavoratore c'è lo sguardo di Gesù. L'imprenditore è una figura fondamentale della buona economia. Non c'è buona economia senza buoni imprenditori. A volte si pensa che il lavoratore lavori bene solo perché è pagato: questa è disistima. Il vero imprenditore conosce i suoi lavoratori. Un imprenditore dev'essere prima di tutto un lavoratore. Un imprenditore non ama licenziare la sua gente. Oggi vende la sua gente, domani vende la propria dignità".
8.48 - Le domande dei lavoratori al Papa. Ferdinando Garrè, imprenditore delle riparazioni navali: "Nel nostro lavoro ci troviamo a lottare con tanti ostacoli: la mancanza di infrastrutture, la burocrazia. Ci rivolgiamo a lei, Santità, per chiedere una parola di vicinanza, una parola che ci conforti e ci incoraggi a superare gli ostacoli in cui ogni giorno ci imbattiamo.
8.46 - "È la prima volta che vengo a Genova, essere così vicino al porto mi ricorda dove è uscito mio papà. Questo mi fa una grande emozione, grazie all'accoglienza vostra", le prime parole del Papa. "Conoscevo le domande, ma ho voluto pensare bene per rispondere bene".
8.43 - "La situazione del lavoro è seria e grave. Continua a colpire giovani e adulti. Il luogo che abbiamo scelto, subito messo a disposizione, è emblematico del problema. Il rapporto della Chiesa genovese col mondo del lavoro ha sempre cercato di salvaguardare il porto, le industrie, le piccole e medie imprese oltre che i centri direzionali presenti. Grazie Santo Padre", il saluto del cardinale Bagnasco.
8.33 - Il Papa è arrivato all'Ilva dove ha iniziato a salutare i lavoratori a bordo della papamobile
8.30 - 1.600 lavoratori attendono il Papa nel capannone più vecchio dell'Ilva, dove è nata la siderurgia a Genova. Tante bandierine per salutarlo.
L'ARRIVO IN AEROPORTO
8.30 - "Lo abbiamo ringraziato per la sua opera e per le attività socio assistenziali e per ciò che fa la Chiesa in città", ha detto Marco Arato, presidente dell'Aeroporto di Genova.
8.24 - Il Papa è sceso dall'aereo: per la prima volta ha toccato il suolo di Genova. Dopo il saluto con Doria, Toti, il prefetto Spena e il cardinale Bagnasco parte per l'Ilva.
8.17 - Il Falcon con a bordo Papa Francesco è atterrato
8.15 - L'aereo sta per atterrare sulla pista del Colombo
8.00 - "Nelle parole di Bergoglio leggo un grande impegno per cambiare la realtà, poi tutto il tema della solidarietà e di chi è rimasto indietro, i suoi appelli sono stati pressanti fin dall'inizio del pontificato. All'ilva è una giornata importante anche dal punto di vista industriale, spero sia un'occasione per ribadire la centralità di questo stabilimento", ha detto Toti.
7.30 - Ad attendere il Pontefice in aeroporto, il sindaco Marco Doria, il presidente ligure Giovanni Toti e il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova. L'atterraggio del volo è previsto alle 8.15.
IL PROGRAMMA
- Ore 8.15 - Il Papa arriva in aereo all'aeroporto Cristoforo Colombo
- Ore 8.30 - Il Pontefice arriva in auto allo stabilmento Ilva di Cornigliano. Qui ci saranno ad attenderlo una rappresentanza di oltre 3mila lavoratori che gli faranno quattro domande e gli doneranno un pastorale in acciaio.
- Ore 10.00 - Papa Francesco arriva in cattedrale dopo aver percorso sulla papamobile il tratto da piazza Cavour a piazza San Lorenzo. All'interno è previsto l'incontro con seminaristi, sacerdoti, consacrati e consacrate: in tutto 1.900 persone. Al termine esce ancora in papamobile e arriva nei pressi di via Milano, dove si sposta sull'auto privata per salire alla Guardia
- Ore 12.15 - Papa Francesco incontra al Santuario di Nostra Signora della Guardia una rappresentanza di 2.700 giovani. Poi si ferma a pranzare con 135 tra poveri, profughi, senzatetto e detenuti.
- Ore 15.45 - Dopo il trasferimento diretto dalla Guardia in autostrada, il Papa arriva all'ospedale pediatrico Gaslini di Quarto dove incontra 600 tra bambini ricoverati, genitori e personale dell'ospedale. All'uscita il Pontefice percorre in papamobile la strada litoranea (via Caprera, via Cavallotti, corso Italia) fino a piazzale Kennedy.
- Ore 17.00 - La Santa Messa in piazzale Kennedy che i possessori di pass possono seguire anche attraverso i 12 maxischermi posizionati nelle piazze e vie limitrofe.
- Ore 19.30 - Ultimo saluto all'aeroporto Colombo con la benedizione della statua della Madonna di Loreto e ritorno a Roma
COME VEDERLO
Per partecipare alla Santa Messa, che verrà officiata sul grande piazzale della Foce, è necessario procurarsi il pass gratuito. L'area che accoglierà i fedeli si estende anche per tutto corso Marconi, piazza Rossetti e viale Brigate Partigiane, dove sono stati installati i 12 maxischermi: a questa "zona rossa" si può accedere solo col pass. Chi non lo avesse già ritirato può ancora richiederlo fino alle 11 presso il point di piazza De Ferrari.
Gli organizzatori consigliano di arrivare presto (i varchi aprono alle 12 e chiudono alle 16) e se possibile di evitare troppe borse e zaini in modo da accelerare eventuali controlli. Sarà consentito portare da casa un seggiolino (gli unici posti a sedere saranno nel piazzale) e sarà bene dotarsi di acqua e protezioni dal sole, visto che si prevedono tempo soleggiato e temperature medio-alte.
In alternativa ci si potrà attrezzare per vedere Papa Francesco passare in papamobile:
- in piazza Cavour / via San Lorenzo tra le 9.30 e le 10.00
- in via San Lorenzo, via Gramsci e via Buozzi tra le 11.00 e le 11.30
- in via Caprera, via Cavallotti e corso Italia tra le 16.30 e le 17.00
IL TRAFFICO
VIABILITA' E DIVIETI: SCARICA LA MAPPA COMPLETA
A) Divieto di transito veicolare dalle ore 00.00 del 26 maggio alle ore 24 del 27 maggio e comunque fino a cessate esigenze
- piazza Belvedere Pomodoro dall’altezza del palo P.I. R40 in direzione levante/monte fino al termine della piazza
- corso Marconi
- via Rimassa carreggiata ponente tratto tra via Morin e corso Marconi e carreggiata levante tratto tra corso Marconi e via San Pietro alla Foce
- piazza Rossetti su entrambi i rami stradali (levante e ponente)
- viale Brigata di Fanteria Genova
- strada Aldo Moro tratto compreso tra l’uscita di via delle Casaccie e rotatoria 9 novembre 1989 (direzione levante)
- strada Aldo Moro tratto tra la rotatoria 9 novembre 1989 e l’innesto di via d’Annunzio (direzione ponente)
- viale Brigate Partigiane
- via Cecchi tratto compreso tra via Finocchiaro Aprile e viale Brigate Partigiane
- via Gestro tratto compreso tra via Mascherpa e viale Brigate Partigiane
- via Fogliensi
- via Ruspoli tratto compreso tra via Finocchiaro Aprile e viale Brigate Partigiane
- via dei Pescatori
- corso Italia nella carreggiata a monte nel tratto compreso tra via Piave e corso Marconi
- viale Caviglia, esclusi bus turistici afferenti alla manifestazione
H) Divieto di transito veicolare dalle ore 8 del 27 maggio alle ore 24 del 27 maggio e comunque fino a cessate esigenze in:
- via Diaz tratto compreso tra via Finocchiaro Aprile e viale Brigate Partigiane
- via Diaz nella carreggiata lato mare tra via Brigata Liguria e viale Brigate Partigiane ad eccezione dei bus turistici afferenti alla manifestazione
- via Maddaloni tratto compreso tra viale Brigate Partigiane e via Finocchiaro Aprile
- piazza Rossetti sul lato monte
- via Brigata Liguria, dall’intersezione con via Macaggi e la scalinata che adduce a via Banderali fatta eccezione veicoli diretti a via Lanfranconi
- corso Saffi tratto compreso tra via Diaz e via Vannucci eccetto bus turistici afferenti alla manifestazione
- via Gestro
- via Mascherpa
I) Modifiche alla circolazione veicolare
- corso Italia, dalle ore 00.00 del 22 maggio alle ore 24 del 30 maggio, per mezzi AMIU e di ditte collaboratrici alla movimentazione dei contenitori per rifiuti, è autorizzato il transito in deroga al limite di portata di 2,5T
- via Podgora istituzione del senso unico alternato dalle ore 00.00 del 26 maggio alle ore 24 del 27 maggio
- via Barabino (direzione levante) dalle ore 13 del 26 maggio alle ore 24 del 27 maggio, e comunque sino a cessate esigenze, sospesa l’ordinanza che vieta il transito alla generalità dell’utenza
- via Maddaloni obbligo di svolta a destra all’intersezione con viale Brigate Partigiane dalle ore 14 del 26 maggio alle ore 8 del 27 maggio
- via Maddaloni, nel tratto compreso tra il civ. 4 e l’intersezione con via della Libertà, ripristino del doppio senso di circolazione per i soli veicoli AMT con obbligo di svolta a sinistra all’intersezione con via della Libertà (direzione monte) dalle ore 00.00 del 27 maggio alle ore 24 del 27 maggio e comunque fino a cessate esigenze
- via Barabino consentita svolta a sinistra per i mezzi AMT nella direttrice levante all’intersezione con corso Torino dalle ore 00.00 del 27 maggio alle ore 24 del 27 maggio e comunque fino a cessate esigenze
- via Gramsci sospensione del divieto di svolta in via delle Fontane per i veicoli in direzione levante, dalle ore 00.00 alle ore 22 del 27 maggio
- via XX Settembre dalle ore 00.00 alle ore 24 del 27 maggio, nella corsia ascendente con direzione levante/ponente, temporaneamente abrogato il divieto di transito ai veicoli
- piazza De Ferrari dalle ore 00.00 alle ore 24 del 27 maggio, viene temporaneamente abrogato il divieto di transito ai veicoli
- nelle vie Canevari, Bobbio, Invrea, Tolemaide e corso Buenos Aires, dalle ore 00.00 alle ore 24 del 27 maggio, temporaneamente sospesi divieto di transito e rilevamento transiti con telecamera nelle corsie riservate ai mezzi pubblici
- via Adamoli, con orario dalle ore 1 alle ore 24 del 27 maggio, sul lato a ponente della via, nel tratto compreso tra i ponti Feritore e Fleming, consentita la sosta ai bus turistici in servizio per la manifestazione
- nella viabilità alternativa di accesso alla discarica di Monte Scarpino, sospesa per il giorno 27 maggio la disciplina della circolazione prevista con ordinanza sindacale n. 763 del 2011
DIVIETI DI SOSTA E PARCHEGGI
- I possessori di contrassegno valido per Blu Area A, B, D, E e F solo nei casi in cui queste zone siano state opzionate come prima scelta (es. AL - FG e altri), hanno la possibilità di sostare in tutte le altre zone Blu Area a partire dalle ore 14 di giovedì 25 maggio fino alle ore 20 di sabato 27 maggio
- i possessori di tagliandi Blu Area hanno la facoltà di sostare gratuitamente in tutte le Isole Azzurre (stalli zona P), compreso il parcheggio di piazza Tommaseo, a partire dalle ore 8 fino alle ore 20 di sabato 27 maggio
- Regolamentazione della sosta nei parcheggi di interscambio di piazzale Marassi, Dinegro e Molo Archetti, sospesa e dunque destinata alla sosta libera e indifferenziata a partire dalle ore 00:00 di sabato 27 fino alle ore 24 di domenica 28 maggio.
- corso Quadrio a eccezione bus turistici afferenti alla manifestazione
- via Meucci
- via di Porta Soprana tratto compreso tra via Meucci e piazza Matteotti
- piazza Matteotti
- via Cecchi nel tratto compreso tra via Finocchiaro Aprile e viale Brigate Partigiane
- via Ruspoli nel tratto compreso tra via Finocchiaro Aprile e viale Brigate Partigiane
- viale Brigate Partigiane
- via Brigata di Fanteria Genova
- corso Marconi
- piazza Rossetti su entrambi i rami stradali (levante e ponente)
- via Podgora
- via Fogliensi
- via Gestro
- via Mascherpa
- via dei Pescatori
- via di Pescheria
- via Maddaloni nel tratto compreso tra via Finocchiaro Aprile e viale Brigate Partigiane
- via Rimassa nel tratto compreso tra via San Pietro alla Foce e corso Marconi sul lato levante e tra via Morin e corso Marconi sul lato ponente
- via Casaregis nel tratto compreso tra via San Pietro alla Foce e corso Marconi
- via Piave sul lato ponente in direzione monte e nella parte centrale terminale a mare riservata ai motocicli
- corso Italia tra via Piave e via Casaregis su ambo i lati
- piazza belvedere Pomodoro
- corso Aurelio Saffi su ambo i lati
- via Filippo Turati su ambo i lati
- via della Mercanzia nel tratto terminale dell’area di sosta a pagamento verso levante
- piazza Cavour su tutta la piazza
- piazza della Raibetta
- piazza Caricamento
- via Gramsci sul lato monte direzione ponente
- via Alpini D’Italia
- via Fanti D’Italia
- via Buozzi
- piazza Dinegro
- via Milano lato monte nel tratto compreso tra piazza Dinegro e via Cantore
- via Cantore lato monte nel tratto compreso tra via Milano e via Col
- via Col tratto al centro strada all’altezza Dipartimento Trasporti Terrestri, contrassegnato con il civ. 2
- via Finocchiaro Aprile tratto tra via Paolucci e piazza Rossetti
- via Magnaghi tratto tra via Morin e piazza Rossetti.
J) Dalle ore 19 del 26 maggio alle ore 24 del 27 maggio e comunque fino a cessate esigenze, istituzione del divieto di sosta e fermata veicolare con la rimozione coatta del veicolo per gli inadempienti nelle seguenti strade e piazze:
- via Diaz tratto compreso tra via Brigata Liguria e viale Brigate Partigiane nella carreggiata a mare ad esclusione dei settori di sosta riservati alla Polizia di Stato
- via Diaz tratto compreso tra via Brigata Liguria e viale Brigate Partigiane nella carreggiata a monte, lato mare, ad esclusione dei veicoli muniti di contrassegno per persone a ridotta capacità motoria
- piazza Rossetti sul lato monte
- largo Santa Maria dei Servi
- via Maddaloni nel tratto compreso tra civ. 4 e intersezione con via della Libertà ambo i lati
- via della Libertà altezza civ. 15 su ambo i lati
- via Brigata Liguria nel tratto tra via Macaggi e scalinata che adduce a via Banderali
- corso Italia tra via Paive e via Cavallotti, lato mare
- viale Caviglia
- via Cavallotti
- via Caprera
- piazza Sturla
- via dei Mille
- via Cinque Maggio
- via Angelo Carrara
- corso Europa direzione ponente nel tratto compreso tra l’intersezione con via delle Campanule e via Turr
- via Turr
- cavalcavia Don Bosco
- piazza Verdi lato a ponente della stazione ferroviaria
- piazza Raggi.
- largo Gandolfo dalle ore 00.00 alle ore 16.30 del 27 maggio
- via Nostra Signora della Guardia, tratto compreso tra il cimitero della “Biacca” fino al limite del confine con il territorio del Comune di Ceranesi, dalle ore 20 del 26 maggio alle ore 16.30 del 27 maggio su ambo i lati della carreggiata.
AMT GENOVA
Il servizio della metropolitana sarà intensificato nell’arco di tutta la giornata con posticipo della chiusura alle ore 23. A partire dalla ore 18 per accedere alla stazione metro di Brignole le persone dovranno recarsi presso il tunnel esterno adiacente alla stazione FS che porta direttamente a Borgo Incrociati, sarà interdetto l’accesso dalla stazione ferroviaria di Brignole. Personale Amt sarà presente sul posto per gestire l’afflusso in stazione e coordinare l’accesso ai treni.
A partire dal primo pomeriggio di sabato sarà intensificato il servizio sulle linee bus: 13 (sulla tratta Resasco - Brignole), 16, 18 (sulla tratta Degola - Brignole) e 20. Al termine della messa da piazza Verdi partiranno i bus per le seguenti direttrici, Molassana/Prato, Corso Europa/Nervi e Ponente, gestiti direttamente dal personale graduato di Amt in base all’affluenza. Sarà potenziata anche la linea 20 in partenza da via Rimassa. La possibilità di effettuare servizio sui predetti percorsi sarà condizionata dalle condizioni di traffico e viabilità che si genereranno nel corso dell’evento.
Percorsi bus: deviazioni e limitazioni
A partire dalle ore 10 di venerdì 26 maggio fino alla serata di sabato 27 maggio, in concomitanza con la chiusura al transito veicolare di corso Marconi, le linee 31 e 607 modificheranno i percorsi come descritto.
- Linea 31: i bus saranno deviati, in direzione Brignole, per via Piave, galleria Mameli, via Barabino, corso Torino, corso Buenos Aires, via Cadorna e via Fiume dove riprenderanno regolare percorso. In direzione levante i bus, partiti da Brignole, percorreranno corso Buenos Aires, corso Torino, via Barabino, galleria Mameli, via Piave e corso Italia.
- Linea 607: i bus saranno deviati, in direzione centro per via Piave, galleria Mameli, via Barabino, corso Torino, corso Buenos Aires dove riprendono regolare percorso. In direzione, i bus levante transiteranno per via Barabino, galleria Mameli, via Piave e corso Italia.
Sabato 27 maggio dalle ore 9.30 circa alle ore 13.00, in concomitanza con la chiusura al transito veicolare di via Gramsci/Buozzi, modificheranno/limiteranno i percorsi le linee di seguito descritte:
- Linea 1: i bus in partenza da Voltri saranno limitati a via Di Francia.
- Linea 3: i bus in partenza da Sestri Ponente saranno limitati a via Cantore.
- Linea 7: i bus in partenza da Pontedecimo saranno limitati a via Di Francia.
- Linea 18: i bus effettueranno due percorsi, uno nel tratto compreso tra via Degola e via Di Francia e l’altro da piazza della Nunziata a San Martino.
- Linea 20: i bus effettueranno due percorsi, uno nel tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via Di Francia e l’altro da piazza della Nunziata a via Rimassa.
- Linea 32: i bus effettueranno servizio da San Francesco Da Paola a via Venezia.
- Linea 34: in direzione Staglieno i bus, in partenza da Principe, transiteranno per corso Ugo Bassi, corso Firenze, corso Carbonara e piazza della Nunziata.
- Linea 35: i bus, in direzione Vannucci, transiteranno per via Spinola, corso Ugo Bassi, corso Firenze, corso Carbonara e piazza della Nunziata.
- Linea 38: sarà in servizio sulla tratta Granarolo – via Venezia.
- Linea 66: sarà in servizio sul percorso piazza Montano - cimitero della Castagna - via Cantore.
- Linea 340: sarà in servizio sulla tratta via Asilo Garbarino - piazza San Teodoro.
- Volabus: i bus, a partire dalla corsa delle ore 9.45 fino a cessate esigenze (presumibilmente fino alle ore 13 circa), in partenza da Brignole, saranno diretti a Genova Est dove via autostrada raggiungeranno l’aeroporto, di conseguenza non verranno effettuate le fermate intermedie.
Sabato 27 maggio a partire dalle ore 11.30, sul percorso Bolzaneto autostrada – via degli Artigiani, le linee bus potrebbero subire rallentamenti.
Sabato 27 maggio a partire dalle ore 15.00, sul percorso Quarto autostrada - Gaslini, le linee bus potrebbero subire rallentamenti.
Sabato 27 maggio, dalle ore 16.30, in concomitanza con la chiusura al transito veicolare di via V Maggio, via dei Mille, via Caprera e corso Italia, modificheranno/limiteranno i percorsi le linee di seguito descritte.
- Linea 15: i bus, in partenza da Nervi, percorreranno via V Maggio, via Carrara, corso Europa, via Isonzo, via Sturla, via Orsini e via Pisa dove riprenderanno regolare percorso. I bus, provenienti da Brigata Liguria, percorreranno via Pisa, via Orsini, via Sturla, via Isonzo, corso Europa, via Carrara, via V Maggio dove riprenderanno regolare percorso.
- Linea 31: in partenza da Brignole i bus transiteranno per via Barabino, galleria Mameli, via Gobetti, via De Gaspari, via Giordano Bruno, via Pisa dove effettueranno capolinea provvisorio. In partenza da via Pisa i bus percorreranno via Giordano Bruno, via De Gaspari, via Gobetti, galleria Mameli e via Barabino.
- Linea 42: i bus, in entrambe le direzioni, transiteranno per via De Gaspari, via Giordano Bruno, via Pisa e via Orsini.
- Linea 45: i bus, arrivati in via Sturla, percorreranno via Isonzo, piazza Ragazzi del ’99 dove effettueranno capolinea provvisorio.
- Linee 512 e 513: i bus, in partenza dal capolinea di piazza Ragazzi del ’99, percorreranno via Isonzo a salire e Corso Europa.
- Linea 584: i bus, in partenza da Bavari, saranno limitati a piazza Ragazzi del ’99.
Sabato 27 maggio la biglietteria di piazza Verdi sarà aperta dalle 15.00 alle 21.00 per agevolare i passeggeri nell’acquisto dei titoli di viaggio. L'Amt ricorda che è possibile acquistare il biglietto anche via SMS al numero 48 50 209
Al termine della messa, nel caso in cui piazza Verdi non fosse accessibile ai bus, i mezzi in partenza per le direttrici principali saranno così attestati: i bus per la Valbisagno in via Duca D’Aosta, quelli per il levante in corso Buenos Aires e via Invrea, quelli per il ponente in fondo a via XX Settembre.
I TRENI
Saranno 65 i treni straordinari con origine e destinazione Genova Brignole organizzati da Trenitalia su richiesta della Regione Liguria in occasione della visita di Papa Francesco a Genova sabato 27 maggio. I collegamenti straordinari offrono un aumento di 40.000 posti che si aggiungono ai 155.000 dei treni regionali in arrivo e partenza in tutte le principali stazioni liguri.
- LA TABELLA DEI TRENI IN PARTENZA VERSO NORD
- LA TABELLA DEI TRENI IN PARTENZA VERSO LEVANTE
- LA TABELLA DEI TRENI IN PARTENZA VERSO PONENTE
Inoltre, rivoluzione negli accessi alla stazione di Genova Brignole. Dalle 18.00 di sabato l'entrata e i binari saranno differenziati in base alle direzioni di partenza. I portoni lato via Tolemaide saranno riservati ai passeggeri diretti a Levante e in generale a Intercity e Frecce. Dall'ingresso lato via De Amicis passeranno i viaggiatori diretti a Ponente o a Nord. I varchi centrali saranno riservati all'uscita. L’accesso alla metropolitana, invece, potrà avvenire solo da Borgo Incrociati, accessibile dal tunnel a sinistra della stazione (guardando la facciata).
Il Gruppo FS Italiane metterà in campo presidi straordinari a Genova Brignole con 75 dipendenti impegnati ad assistere i viaggiatori e gestire i flussi in arrivo e partenza. Il personale sarà supportato da numerosi volontari della Protezione Civile regionale.
“Per la visita del Santo Padre – dichiara l’assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino – sono attesi a Genova circa 100mila fedeli: in migliaia si muoveranno dalle altre province liguri e dalle regioni limitrofe per raggiungere il nostro capoluogo. Con i treni straordinari, abbiamo voluto dare un servizio in più ai fedeli e nel contempo incentivare l’utilizzo della ferrovia per muoversi in un giorno di eccezionale afflusso”.
Dato l’elevato numero di partecipanti previsti, Trenitalia raccomanda di acquistare il biglietto di ritorno contestualmente al biglietto di andata, di usufruire dell’intera offerta ferroviaria giornaliera distribuendo le presenze anche sui treni del mattino e non di utilizzare solo quelli più vicini all’orario della Celebrazione Eucaristica. In particolare, ai gruppi numerosi provenienti dalla stessa località, si suggerisce di suddividersi e distribuirsi su tutti i treni in programma.
L’intera offerta di sabato 27 maggio, inclusi i treni straordinari, è consultabile e acquistabile su tutti i canali di vendita, compresi sito www.trenitalia.com e App Trenitalia.
Informazioni di dettaglio anche nelle biglietterie, uffici informazioni e assistenza clienti oppure contattando il numero 010/2744458 o il numero verde gratuito (da rete fissa) 800 098 781, attivi sabato 27 marzo dalle ore 10 alle ore 24.
GLI AEREI
i voli da e per il Cristoforo Colombo saranno operati regolarmente. La viabilità da e per l’aeroporto sarà garantita, salvo brevi interruzioni in occasione del transito del corteo al mattino e al pomeriggio (indicativamente ore 8:15 e ore 19:00). Considerato l’alto numero di partecipanti attesi agli eventi in programma a Genova e vista la possibilità di code o rallentamenti lungo la viabilità cittadina, si suggerisce ai passeggeri in partenza di partire verso l’aeroporto con un congruo anticipo.
IL COMMENTO
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