"Non potevo non venire qui. La sofferenza dei bambini è la più difficile da accettare. Molte volte mi chiedo il perché, non trovo risposta, guardo il crocifisso e mi fermo lì", ha detto Papa Francesco prima di salutare i medici e tutto il personale del Gaslini nel corso della sua visita all'ospedale pediatrico genovese. "E allora il Signore mi chiama a stare, anche se brevemente, vicino a questi bambini e ragazzi e ai loro familiari", ha aggiunto.
Il Pontefice, appena arrivato, ha rivolto saluti e carezze a bambini e familiari, poi ha visitato il reparto di rianimazione. Dopo aver visitato il padiglione di rianimazione, Bergoglio ha firmato il guest book e ha voluto incontrare i circa 300 tra piccoli pazienti e i loro genitori, e il personale medico e infermieristico. "Negli occhi di chi soffre c'è Dio", la scritta su alcuni striscioni nel pubblico.
Questa la dedica che il Papa ha scritto sul libro all'ingresso del Gaslini: "A tutti coloro che lavorano in questo ospedale, dove il dolore trova tenerezza, amore e guarigione, ringrazio di cuore il loro lavoro, la loro umanità, le loro carezze a tanti bambini che, da piccoli, portano la croce. Con ammirazione e gratitudine. E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Francesco".
Il papa "nel giro del reparto per ogni singolo paziente mi chiedeva con gli occhi di capire di quale patologia soffrissero, anche solo il minimo indispensabile. E quando ci ha salutato ha detto che certe sofferenze neppure lui le sa spiegare, non sa dare risposta. Ma è rimasto commosso dall'umanità e dalla speranza che vedeva nei volti di chi assisteva a questi piccoli pazienti". Lo ha detto il direttore del dipartimento di Alta intensità di cura Pietro Tuo stasera al termine della visita di papa Francesco all'istituto pediatrico Giannina Gaslini.
"Siamo nel santuario della sofferenza dei bambini, ma anche della tenerezza con cui sono presi in cura. Lei ha visto e toccato con mano entrando in punta di piedi nel nome del Signore. La sofferenza dei bambini e delle famiglie che li accompagnano riassume la sofferenza umana. Raccolga nella sua preghiera le lacrime di questo mare umano", ha detto il cardinale Bagnasco introducendo il saluto del Pontefice.
Ad aspettare il Papa c'èanche Rima siriana, musulmana, che stringe tra le braccia un bimbo piccolo, 3 mesi appena. Indossa l'hijab come comanda la sua religione. E nonostante il caldo soffocante siede in prima fila a aspettare papa Francesco che sta per arrivare all'istituto pediatrico Gaslini.
"Sono qui per lui" dice guardando il suo piccolino dormire. E vuole ascoltare il papa. "Si, lo conosco, per questo sono qui" dice ancora e saluta dicendo 'assalam aleikum', la pace sia con te. "La multiculturalità caratterizza da sempre il nostro istituto - ha detto il presidente dell'istituto Gaslini Pietro Pongiglione - che accoglie oltre 700 bambini da più di 70 paesi del mondo. Ed è una grande ricchezza professionale e personale la possibilità di avere qui culture e religioni diverse. In questo quadro la visita del Pontefice che è capo della Chiesa cattolica ma persona che rappresenta le religioni rappresenta un evento
cronaca
Papa Francesco al Gaslini visita i piccoli pazienti e incontra il personale dell'ospedale
"La sofferenza dei bambini è la più difficile da accettare"
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