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Per entrambi, l'anatomopatologa ha certificato sia l'assenza di colpi d'arma da fuoco, sia le cause della morte, sopraggiunta a seguito delle lesioni riportate nella caduta. Secondo quanto emerso dall'autopsia, nella caduta il 19enne Kycyku avrebbe rimediato fratture al volto e alla testa, mentre l'amico avrebbe subito fratture al torace, all'addome e agli arti. L'atomopatologa ha prelevato alcuni campioni dal dna della vittima non ancora identificata, qualora fosse necessaria una comparazione con quello dei familiari.
Secondo gli investigatori, si tratterebbe di un albanese residente nel Napoletano. I corpi dei giovani erano stati ritrovati nella serata di mercoledì scorso, ma la morte dei due ragazzi risalirebbe alla notte tra la domenica e il lunedì precedenti, ovvero quando la coppia, secondo l'ipotesi degli investigatori, dopo aver tentato un furto in una villa situata sulla strada Litoranea, ha oltrepassato una recinzione per nascondersi tra la boscaglia, precipitando da un'altezza di oltre quaranta metri.
Ad avvalorare la tesi degli inquirenti anche l'abbigliamento indossato dai due ragazzi, abiti scuri e un paio di guanti, ma soprattutto lo zainetto ritrovato sulle spalle di una delle vittime, all'interno del quale sono stati ritrovati una decina di cacciaviti, un coltello, una mazza, una chiave inglese e alcune paia di guanti. Le indagini vanno avanti anche nel tentativo di capire se i due giovani, al momento della tragedia, si trovassero da soli o assieme a qualche amico.
IL COMMENTO
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