cronaca

L'agente ha chiesto 85 mila di risarcimento
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 Il Tar della Liguria ha accertato una situazione di mobbing e demansionamento nei confronti di un ispettore di polizia che ha fatto ricorso al Tar contro il Ministero dell'Interno. Il dirigente della Polizia di Stato si era rivolto al tribunale amministrativo denunciando che si sarebbero verificati "una serie di comportamenti vessatori sia da parte della dirigente messa a capo del commissariato dove prestava servizio, sia dell'amministrazione della Polizia".


Il Tar ha riconosciuto "la sussistenza di una situazione di mobbing e di demansionamento", a seguito del trasferimento del poliziotto a un altro commissariato stabilendo che ora il Centro militare di medicina legale presso l'Ospedale militare di Milano dovrà accertare "il nesso di causalità con i pregiudizi alla salute del ricorrente nonché quantificare il danno dallo stesso subito".

L'ispettore ha chiesto 85 mila euro come risarcimento del danno. Il Tar ha rilevato "come nella complessiva vicenda che ha avuto protagonista il ricorrente vi siano stati una serie di episodi poco trasparenti che hanno evidenziato una situazione di conflittualità tra il ricorrente e la dirigente del Commissariato nonché la assenza di una adeguata gestione della situazione da parte della Questura di Genova. Il demansionamento in questione riunifica una molteplicità di condotte sotto un unico disegno vessatorio nei confronti del ricorrente".