politica

L'arcivescovo a Primocanale: "Chiudiamo tutto, poi cosa resta?"
1 minuto e 41 secondi di lettura
“Non so se c’è un disegno politico contro Genova. Però mi chiedo: va bene, chiudiamo tutti questi capitoli, e poi cosa resta? Restano centinaia di famiglie sulla strada, senza lavoro”. A poche ore dalle elezioni genovesi è il cardinale Bagnasco a lanciare, ai microfoni di Primocanale, un monito sul futuro di Ilva, dell’Iit e delle infrastrutture necessarie alla città. L’arcivescovo, a margine di un convegno a Palazzo Ducale, cita “i giovani, le famiglie e le tante persone adulte che hanno perso il lavoro e continuano a perderlo”.

A poche ore dalle elezioni, poi, Bagnasco non si sbilancia sui candidati, però lancia un appello: “Decideranno i genovesi col loro voto. Ma dobbiamo tutti partecipare tenendo conto, a qualunque livello, che il bene supremo è la città, cioè la gente”.

Intanto è arrivata al cardinale la lettera di ringraziamento che Papa Francesco gli ha inviato a conclusione del mandato decennale alla guida della Cei. “Grazie per il suo zelo pastorale – ha scritto il pontefice – Mi associo agli altri vescovi nel rinnovarle sentimenti di sincera gratitudine per la perseveranza e la pazienza con cui ha saputo adempiere al non facile incarico, promuovendo cordiali rapporti fraterni ed ecclesiali, che manifestano l'importanza della comunione e la gioia della fede. Ella ha saputo servire con mitezza e lungimiranza, ponendo al di sopra di tutto la carità evangelica”.

“Penso che cambierà il mio rapporto con Genova
– replica Bagnasco – ora sarò più presente, come era nel mio desiderio. Potrò stare di più nella mia diocesi, la mia famiglia, la mia città, guardando anche al largo dell’Europa”, dice Bagnasco ricordando l’impegno alla guida dei vescovi europei. “Ma non sarà così pressante e impegnativo. Grazie alla fiducia dei Papi che si sono susseguiti ho potuto svolgere questo compito di servizio, un compito che mi ha molto arricchito”.