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Il faccia a faccia in tv su Primocanale
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La partecipazione, la raccolta dei rifiuti e la riqualificazione di alcune zone della città. Sono questi i temi al centri del faccia a faccia su Primocanale tra Paolo Manfredini e Pierluigi Peracchini, i due candidati che si contendono la poltrona di sindaco della Spezia e che si sfideranno al ballottaggio il 25 giugno. A partire in netto vantaggio è Peracchini, sostenuto dal centrodestra, che al primo turno ha incassato oltre il 32% dei voti.

Come immaginate il fronte mare tra 5 anni? Quanto tempo per realizzarlo? Cosa chiederete all’Autorità di Sistema?

Manfredini - Immagino un waterfront leggero, in grado di restituire alla città un luogo di aggregazione e incontro per favorire le crociere. L’impegno che chiediamo all’autorità di sistema è un intervento integrato in tempi ristretti il più possibile. Il molo crociere deve essere realizzato

Peracchini - Dobbiamo recuperare il tempo perduto, purtroppo va rifatto il progetto perché così è una colata di cemento. Vorremmo un waterfront a disposizione dei cittadini, divertente e sostenibile. Ci vorranno tre anni solo per restituire calata Paita alla città. Sono stati previsti le fascia di rispetto e il riempimento delle marine, ma va recuperato il gap. Stazione crocieristica? Dove è prevista dal piano portuale.

Il commercio è una vocazione storica della città: una ricetta per rilanciarlo?


Peracchini – Dobbiamo cambiare le politiche del centrosinistra che con ‘Le Terrazze’ ha distrutto il commercio in città. Parcheggi gratuiti, riportare piazza del Mercato a essere una piazza liberty.

Manfredini – No ai grandi centri commerciali, lo sosteniamo con forza. Occorre dare una risposta coi parcheggi. L’amministrazione uscente ha una trattativa in corso con la Marina per utilizzare le aree militari.

Acam, raccolta differenziata, pulizia e tariffe: cosa farete?


Manfredini - Per quanto riguarda la differenziata, il porta a porta va tenuto ma sicuramente migliorato e intensificato nelle ore notturne. Ci devono essere investimenti. Questo permetterà di dare risposte ai cittadini e intervenire sul decoro della città.

Peracchini - Il sistema è stato creato in base alle esigenze di Acam. Noi pensiamo di modificarlo radicalmente, La Spezia è città di anziani e giovani che lavorano dal mattino alla sera. Acam è un disastro, piena di debiti. Se non cambia, ci rivolgeremo al mercato. Il modello è una via di mezzo tra Portovenere e Follo. Il costo sarà diminuito del 40%. Manfredini – La raccolta porta a porta ha dato risultati positivi, ora La Spezia è al 61,1%. Questo ha prodotto una redditualità significativa. Questo permetterà di ridurre le tariffe.

C’è un quartiere da rivoluzionare? Perché?

Peracchini – Basta camminare in città, non c’è un marciapiede senza buche, ci sono richieste di risarcimento danni tutti i giorni. Ci sarà un piano straordinario per tutti i quartieri. Non ce n’è uno a posto.

Manfredini – Mi affascina particolarmente la posizione di Renzo Piano quando ci parla di rammendo di quartiere. Vorrei individuare operazioni di riqualificazione dei quartieri col coinvolgimento della gente. Comincerei da Fossamastra e Pagliari.

Come si può migliorare la viabilità alla Spezia?

Manfredini - Speriamo si sblocchi a breve il terzo lotto della variante, questo dovrebbe sfoltire il traffico in modo significativo. Vorremmo investire su piste ciclabili, potenziare la filovia sul 5 e sul 12 e la cosiddetta metropolitana di superficie. Isole pedonali? Per adesso no.

Peracchini - Hanno bloccato piazza Verdi ricreando una barriera tra via Chiodo e il resto della città. Bisogna fare uno studio serio, vediamo se ovviare con circolari e bus elettrici. I bus turistici devono scaricare migliaia di persone bloccando la stazione. È stata fatta una confusione totale. Isole pedonali? Mi piacciono molto ma bisogna creare parcheggi.

Trasporto pubblico via mare: c’è un progetto concreto?

Peracchini - È il mercato che decide. Due terzi del tpl sono finanziati con le tasse, bisogna creare un sistema nuovo. Ma siamo fuori da questo tema.

Manfredini - Assolutamente sì. Una delle ultime decisioni del Consiglio comunale è stata varare una delibera sul taxi boat. Migliorare e potenziare i bus sul fronte mare credo sia una strada percorribile.

Il sindaco deve prima di tutto dialogare o decidere?

Manfredini - Occorre ricostruire la partecipazione, il dialogo, il confronto, i momenti di contatto. È uno dei temi qualificanti del programma. Ovviamente poi occorre la decisione

Peracchini - Serve una partecipazione vera, non come la giunta uscente che ha dato schiaffi ai cittadini, per una città che torni ad essere comunità.

Chi è stato il miglior sindaco della Spezia?


Peracchini - Dico Musiani: è stato un esempio, una figura eticamente sopra le parti.

Manfredini - Mi sono cimentato a dialogare con tutto il campo del centrosinistra e avevo in mente Bruno Montefiori.

C’è un progetto su cui vi giocate la faccia?

Manfredini - Rischio di ripetermi, ma il tema è quello della partecipazione. Vorrei che si rimettesse in piedi, si ricostruissero i rapporti e le modalità. Trasformazione urbanistica? I quartieri del Levante.

Peracchini - Mi fa piacere il pentimento continuo, ma questi hanno amministrato per cinquant’anni. Pensiamo a un sottomarino visitabile, lo faremo subito. Abbiamo proposto l’apertura del tunnel di Monesteroli. Poi abbiamo la sfida di piazza del Mercato, la vogliamo riqualificare con un bel progetto liberty.

Avete già nomi per la giunta? Peracchini, ha pensato a Sgarbi? Manfredini, seguirà l'invito di Melley sulla giunta tutta "civica"?


Peracchini - A Sgarbi invidio la cultura. Comunque non ne ho parlato con nessuno, se gli spezzini decideranno per noi faremo un ragionamento serio.

Manfredini - Non ho pensato a nomi, o meglio, sto riflettendo su alcuni criteri: competenza, civismo. Ma non ci sarà nessuno della lista di Melley.

Manfredini, il suo riferimento è più Orlando o Paita? Come li definirebbe?

Non sono un iscritto al Pd e non lo sono mai stato, ma il partito ha deciso di designarmi come candidato sindaco. Non ho problemi di appartenenze. Un aggettivo che li accomuna tutti è competenza. E grande tenacia.

Peracchini, Toti e Salvini quanto conteranno?

Il nostro è un progetto civico per gli spezzini. Sono persone che stimo, non so cosa dovrei dire. Toti è un fuoriclasse, sta unendo, sta facendo il bene di tutti i liguri.

Che messaggio volete dare a chi è uscito al primo turno?


Peracchini – Agli ultras che pensano alle offese dico: abbiamo presentato un progetto su tutti i problemi, ci giudicherete tra cinque anni

Manfredini – Ho registrato una serie di sostegni da parte della società civile. Voglio rivolgermi al popolo del centrosinistra, che si riconosce in un progetto che ha come fondamento i valori del centrosinistra.

Peracchini a Manfredini: ho ricevuto molte accuse dai tuoi sostenitori, ma come stai con le pressioni che hai dai grandi potentati del Pd?

Mi spiace per le accuse, io non sono sottoposto ad alcun potentato. Rivendico la mia autonomia e libertà.

Manfredini a Peracchini
: ti stimo, ma credo che la destra più lontana dalle tue idee politiche sia un’ipoteca.

Siamo tutti per la legalità. La mia candidatura non è condizionata da nessuno. Ho sempre aiutato il prossimo e sempre lo farò.

Quale sarà il primo atto da sindaco?

Peracchini
– Riorganizzare rifiuti e vigili urbani

Manfredini – La raccolta dei rifiuti: così non va bene.