cronaca

I sindacati: "Riaprire i cantieri è un atto dovuto"
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I 73 lavoratori della ditta Fergen che opera nei cantieri del Nodo Ferroviario di Genova cessano il diritto alla cassa in deroga. Lo evidenziano Cgil, Cisl e Uil affermando in una nota che "l'impegno profuso nell'incontro del 20 giugno dal Prefetto di Genova ha portato Rfi ad accettare l'attivazione di una verifica che entro il 4 luglio 2017 porterà ad esaminare la possibilità di assorbimento del personale negli altri cantieri aperti o in via di attivazione da Rfi o anche in attività di supporto ai cantieri del Nodo per guardianaggio o messa in sicurezza dei siti".

"Da parte del Commissario del Cociv è in via di verifica con l'Anac la possibilità di riaprire alcuni cantieri coinvolgendo anche lavoratori Fergen - dicono ancora i sindacati -. Riteniamo che questi percorsi siano atti dovuti nei confronti dei lavoratori, che nulla hanno a che vedere con i ritardi e gli errori di chi come FS deve portare a termine un'opera di rilevanza nazionale. I lavoratori e la città hanno diritto ad un risarcimento per i ritardi dei cantieri, i disagi e le penalizzazioni salariali. Attendiamo inoltre di conoscere nel concreto le clausole sociali che Rfi sostiene verranno inserite nei nuovi bandi per il reinsediamento dei lavoratori Fergen, nel frattempo rimane attivo lo stato di agitazione del personale".