cronaca

Al centro Mascherona che la seguiva 49 casi a giugno
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Il marito della donna accoltellata e salvata dall'intervento di un artista di strada, pure lui ferito, era stato rinviato a giudizio nel 2014 per maltrattamenti, ma era stato assolto perché la donna aveva ritrattato tutto e ritirato le accuse.

"Noi - spiega il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi - mettiamo il massimo impegno per cercare di aiutare le vittime. Ma anche loro devono cercare di capire che se poi ritrattano vanificano quanto fatto dalle forze dell'ordine e dalla magistratura. Per esempio il divieto di avvicinamento deve valere per tutti: per lo stalker e maltrattatore ma anche per la stessa donna. Poi chiediamo anche ai giudici di essere più rigorosi e di non fermarsi anche se la vittima fa un passo indietro".

Rajakapse era stata presa in cura dal centro antiviolenza Macherona di Genova, dove 49 donne, nel solo mese di giugno, hanno chiesto aiuto,
Un numero impressionante confrontato alla media degli altri mesi che si aggira intorno ai 30. E ancora, nel 2017 sono stati seguiti già 215 casi mentre in tutto il 2016 erano stati 369.

"Ma noi - sottolinea la responsabile Manuela Caccioni - non possiamo andare oltre. Non possiamo nulla contro la sistematica superficialità delle istituzioni che reiterano, puntualmente, una violenza che non ha nulla da invidiare a chi la agisce direttamente; sottovalutare, svalutare il racconto delle donne, non agire prontamente, diluire i tempi per l'intervento, è violenza istituzionale che vanifica e sminuisce anche l'azione di chi lavora su questo fenomeno da almeno 30 anni".

La soluzione è denunciare subito ma anche creare una "rete", una maggiore comunicazione tra tutti i settori impegnati nella lotta alla violenza di genere. "Occorre una maggiore sensibilità da parte delle forze dell'ordine e della magistratura - sottolinea l'avvocato Alessandra Volpe, di "Se non ora quando Genova" - ma anche una maggiore condivisione di informazioni da parte delle istituzioni in modo da cogliere subito i primi segnali, le prime avvisaglie per intervenire prima di una possibile tragedia".