politica

A Sampierdarena e Cornigliano ha trionfato Bucci
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E' giorno di mercato nelle retrovie di Sampierdarena a Genova: tra un paio di pantofole a sette euro, scope, oggetti per la casa, vestiti, c'è spazio per parlare del giorno dopo la svolta storica di Genova, da sempre di centro sinistra e ora consegnata al centro destra. Da chi? Da loro stessi, dai politici che hanno deluso, si capisce subito dalle risposte raccolte. "Non ci sono spazi per i bambini, io mi alzo la mattina presto per andare a lavorare, faccio i salti mortali per accudire i miei figli - spiega una mamma - e qui tutto fa schifo. Sporcizia, degrado, criminalità".

"Sembra tanto un brav'uomo quel Bucci" sorride una anziana seduta su una panchina
accanto al marito che le fa eco "così non va bene". Che cosa non va bene? "I compagni della sinistra li mandiamo a bag... - urla un altro non più giovane sampierdarenese - perché quelle m... di immigrati non li vogliamo. Io sono razzista da tempo". Toni eccessivi, ma anche questa è Sampierdarena, dove la multietnicità è in ogni angolo delle strade, che piaccia o no. "Qui siamo sfiduciati da trent'anni di sinistra - spiega un più pacato signore - perché hanno aumentato le tasse invece che diminuirle. Proprio la sinistra, ma si può?".

A Cornigliano, il quartiere dell'Ilva, quartiere operaio, facce diverse ma stesso cliché, con qualche peculiarità: il vecchio mercato coperto che "va in malora", oppure l'anagrafe che ha chiuso "e ci tocca andare a Sestri Ponente in autobus. E se uno non è giovane come me, che ho 72 anni, ma è anziano e solo come fa? Se ti devi far fare una puntura dove vai? E i cassonetti sentite che odore?".

Volti e parole di due quartieri sa sempre operai, ma sempre meno di sinistra. Bucci qui ha stravinto, sia al primo che al secondo turno.