
Lo assicurano i docenti di Emaro, il corso di laurea internazionale in robotica di genova, tutto in lingua inglese. Il corso ha dato il via ad una settimana di celebrazioni per il decennale che comprendono incontri tra studenti ed esperti, oltre ad una sfida tra giovani talenti per programmare robot capaci di manipolare oggetti articolati, come una corda. Emaro è attivo da dieci anni nelle sedi di Nantes, Genova, Valencia, con il supporto dell'Unione Europea.
"Abbiamo laureato circa 230 studenti che hanno frequentato atenei in Europa - spiega il vice coordinatore Fulvio Mastrogiovanni, professore di robotica all'Università di Genova, intervenuto dopo il benvenuto ai giovani corsisti affidato ad Aristide Massardo, preside della Scuola Politecnica di Genova - Alcuni hanno fatto la tesi a Shangai o Tokyo. Attualmente i nostri allievi sono trenta e arrivano da tutta Europa, in particolare da Italia, Francia, Germania, ma anche da Cina, India, Africa (specialmente dall'Egitto), Pakistan".
A Genova si è parlato anche delle nuove applicazioni della robotica nell'industria. "Notiamo che c'è la volontà di rilanciare la manifattura in Europa, per i nostri studenti l'automazione è una grande opportunità", sottolinea Mastrogiovanni.
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