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L'allarme degli ingegneri
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Il problema non è solo il Fereggiano, che come detto sarà messo in sicurezza fra un anno, con la realizzazione dello scolmatore, ma ci sono anche i rivi laterali a preoccupare. Come quello che scorre tra le case in via Daneo, a Quezzi, e che qualche anno fa portò letteralmente via un deposito di scarpe che si trovava in una casa sottostante, ci ha raccontanto l'ingegner Riccardo Giammarini che insieme al collega Enrico Sterpi, dell'Ordine degli ingegneri, ci hanno accompagnato nel viaggio attraverso alcuni corsi d'acqua. 

"Purtroppo - spiega Giammarini - sui rivi laterali non si possono fare interventi perchè non c'è lo spazio fisico ma è importante che si tengano puliti e in buono stato per evitare che creino troppi problemi".

Questo quartiere è veramente soffocato dal cemento, realizzato in un'epoca un cui l'edificazione era selvaggia, i trerreni sui fiumi costavano molto meno, l'alveo diventava base per fondamenta destinate a crollare in caso di piena, per poi essere invece coperto magari qualche metro dopo per realizzare altri edifici, posteggi, strade.