Ha preso il via a Genova il tavolo in Regione tra istituzioni, sindacati e Confindustria sul futuro dei lavoratori Ericsson. L'obiettivo è cercare soluzioni per ricollocare i 61 dipendenti colpiti dall'ennesima procedura di licenziamento della multinazionale svedese, che finora ha rifiutato di partecipare ai confronti.
Oltre ai rappresentanti degli industriali e delle sigle di categoria, hanno partecipato il presidente ligure Giovanni Toti con l'assessore al lavoro Gianni Berrino e allo sviluppo economico Edoardo Rixi, il sindaco Marco Bucci e l'assessore allo sviluppo economico Giancarlo Vinacci. Il prossimo incontro sarà convocato per l'inizio di settembre.
"Faremo di tutto per tenerli a Genova", ha assicurato ancora l'assessore regionale Rixi. Nella partita un ruolo chiave è assunto dal Governo, che deve ancora sbloccare i 13 milioni previsti per l'area di crisi non complessa, che include anche il capoluogo ligure, e finanziare così investimenti da parte di altre aziende che potrebbero assumere il personale in esubero. Ai lavoratori Ericsson verrà comunque garantita la Naspi per 24 mesi, come prevede la legge.
"Riteniamo che il know-how dei lavoratori Ericsson sia importante per la città, Erzelli non deve essere né ritoccato né ridimensionato. Abbiamo ribadito che la Regione c'è, che è nostro interesse avviare dialoghi con più imprese che vogliano installarsi in territorio ligure, ma anche di opportunità di sviluppo per le imprese che ci sono - ha ribadito il presidente Toti - Andremo avanti con questo lavoro, che non è facile. Ericsson non ha risposto a nessuno dei nostri appelli, ma crediamo ci siano possibilità per collocare professionalità che riteniamo importanti".
"Dovremo parlare sia con Ericsson sia con tutte le aziende che vogliono fare investimenti, anche fuori Genova - ha spiegato il sindaco Bucci - Questo fa parte anche di un piano a lungo termine per la città. È stato un incontro molto aperto, c'è volontà di collaborare da tutte le parti". Cinesi agli Erzelli? Stiamo lavorando perché possano venire, ci sono contatti ma nulla di certo, sarebbe sciocco parlarne ora".
"Tutte le istituzioni presenti hanno mostrato preoccupazione e hanno preso l'impegno di analizzare i profili dei lavoratori per trovare soluzioni alternative in altre aziende - ha spiegato Enrico Paini, rsu Cgil Ericsson - la Regione ha sempre avuto un ruolo positivo nella vertenza, quello che forse è mancato dal Governo. Abbiamo difficoltà ad assimilare il fatto che i ministri del lavoro e dello sviluppo economico non abbiano saputo mettere un freno alla multinazionale. Cercheremo di tenere alta l'attenzione sulla nostra vertenza".
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Ericsson, al via le trattative in Regione: obiettivo tenere i lavoratori a Genova
Si attende lo sblocco di 13 milioni da parte del Governo
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