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Il senatore Rossi scrive dopo l'ok del Cipe
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Dopo l'approvazione da parte del Cipe del contratto di programma 2017, dove vengono elencate le opere finanziate per Rfi nell'arco del quinquennio e anche le linee guida per il periodo successivo (2022-26) - tra questi viene riportato anche il raddoppio della ferrovia a Ponente - riceviamo e pubblichiamo in merito la lettera del senatore ligure Maurizio Rossi, componente della commissione trasporti. 

Gentile Direttore,

In merito all'annuncio che nel 2022/2026 si farebbero i lavori del raddoppio del ponente devo chiarire che la notizia è molto forzata e non corrisponde alla realtà.

Ad oggi possiamo dire e confermare che il famoso raddoppio del ponente non è neppure tra le opere strategiche e che i fondi appostati in bilancio, come più volte ho spiegato, sono del tutto insufficienti e presumibilmente verranno utilizzati per velocizzare l'attuale linea nel tratto a binario unico e in altre opere sulla rete certamente migliorative.

Ma il raddoppio, bisogna ricordarlo a tutti, potrà essere considerato possibile solo quando in una finanziaria verranno destinati tutti i finanziamenti, circa 1,3 mld di euro, per fare la galleria di circa 23 km che consentirebbe il raddoppio.

Infatti trattandosi di una galleria unica per iniziare i lavori deve essere interamente finanziata e non si può procedere per lotti costruttivi.
Quindi siamo sempre al punto zero. Chiariamolo ai cittadini.

Posso dire che, quando sarà finito il Terzo Valico e i suoi ingenti investimenti che ricadono per Rfi sulla Liguria, se l'amministrazione regionale e i futuri parlamentari sapranno farsi valere potrammo chiedere con logica il finanziamento integrale per l'opera da inserire nel piano degli investimenti si Rfi. La Liguria infatti come ogni altra regione avrà diritto ad una fetta di investimenti sul totale nazionale e si tratterà quindi di ottenerli con buone motivazioni ma bisogna anche che i futuri amministratori puntino su quell'opera e non magari su altro.

Per il momento è importante che Rfi faccia un veloce e forte lavoro di ammodernamento della linea del ponente garantendo maggiore sicurezza e velocità per i treni che anche su un binario, come per i 23 km ancora "monorotaia", possono viaggiare a velocità più che doppia rispetto all'attuale Si può quindi sia aumentare la velocità diminuire i tempi di percorrenza e migliorare la qualità. Questo oggi dobbiamo chiedere a Rfi e Trenitalia.