cronaca

La multinazionale Eaton vuole chiudere la produzione a Genova
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Nuovo passaggio della vertenza Gitiesse che a Genova riguarda 31 lavoratori a rischio licenziamento dopo che la multinazionale Eaton ha deciso di spostare altrove la produzione di apparati di sicurezza per le navi. Nel pomeriggio sono convocati in Regione i sindacati e Confindustria per aprire la fase amministrativa della trattativa sindacale, per cercare di raggiungere un accordo tra le parti. Sono infatti scaduti i termini della procedura di licenziamento collettivo, avviata la scorso 19 giugno. 

I lavoratori hanno scioperato per gran parte di luglio
bloccando di fatto tutte le consegne, comprese quelle per Fincantieri, che rappresenta il maggior cliente dell'azienda sul territorio. I sindacati hanno chiesto invano al Gruppo Eaton di fare nuovi investimenti su Genova per sfruttare le opportunità legate ad altri settori, come le navi da crociera, poiché il business orginiario dell'azienda - il settore oil&gas - non dà più i profitti desiderati. 

"La Regione non va in ferie ma sta lavorando per cercare di ricomporre la vertenza. Ci auguriamo che le posizioni delle parti si riavvicinino fino a raggiungere un'intesa che sia il più possibile favorevole ai lavoratori", ha detto l'assessore regionale al lavoro Gianni Berrino. Prosegue l'assessore comunale Paola Bordilli, rivolgendosi alle opposizioni: "Personalmente ho lavorato nel silenzio, ma con determinazione, per far sì che le parti potessero continuare il dialogo. Lo dico per tranquillizzare anche il gruppo Pd in Consiglio comunale: il sindaco Marco Bucci e la sottoscritta stanno lavorando da settimane a difesa di 31 lavoratori genovesi".