Boccadasse patrimonio dell'umanità Unesco è ancora un sogno nel cassetto. Quel cassetto, però, non si può aprire finché il gioiello non torna a splendere davvero. Ed è il minimo che si possa chiedere per l'antico borgo marinaro diventato col tempo una delle più note cartoline di Genova e dell'intera Liguria. Il degrado, però, c'è anche qui e non permette di ottenere l'agognato riconoscimento.
A occuparsi di tutta la pratica è la Pro Loco guidata da Giampaolo Gattorno. Ora che è cambiata l'amministrazione, sia in Comune sia in Municipio, la speranza si è riaccesa: "Siamo fermi rispetto alla roadmap che abbiamo presentato due anni fa. Ora ci riproveremo con la nuova giunta municipale. Abbiamo già chiesto un incontro col nuovo presidente Vesco, speriamo si possano attivare fondi europei per riqualificare il borgo. Il progetto c'è, lo ha fatto negli anni scorsi l'Università", spiega.
Prima cosa, il decoro. Tra gli scogli frequentati dai ragazzi c'è un ricettacolo di cocci di bottiglia, cartacce, sporcizia di vario genere. "Qui abbiamo già chiesto ad Amiu di posizionare i raccoglitori del vetro, dovrebbero arrivare", racconta Gattorno. Purché non si trasformino in ulteriori brutture, come gli orribili cilindri gialli bucherellati all'entrata della spiaggetta. "L'affaccio sul mare con questi bidoni porta degrado - lamenta il presidente della Pro Loco - Abbiamo bisogno della raccolta, ma dovrebbe essere potenziata. Magari anche di sabato e domenica perché non rimanga spazzatura all'interno".
Ma Boccadasse non è solo il suo mare. Alle spalle delle case scrostate dalla salsedine (e anche qui l'Unesco potrebbe aver da ridire) c'è tutto un mondo di viuzze e piazzette sconosciute agli stessi genovesi. Cà Neua de Sotta e Cà Neua de d'Ato, questo il loro nome nell'idioma locale, anche se per lo stradario comunale sono solo allargamenti di via della Casa. "Qui in terra è tutto asfalto - nota Gattorno - e di certo non si addice a un vero borgo. Noi vorremmo riportarci l'antica pavimentazione in risseu". Ma del resto nessuno viene qui, anche perché ai tre ingressi del borgo non c'è nemmeno un cartello o un pannello che informi l'ignaro turista.
In attesa di lucidare il gioiello, la Pro Loco è pronta a bandire per settembre il concorso pubblico per disegnare il nuovo logo di Boccadasse. Sarà aperto a tutti e prevederà un premio per il vincitore. "Finalmente siamo pronti, forse anche con l'aiuto di sponsor - conclude Gattorno - ma comunque entro l'anno ci riusciremo". Con una giuria importante: Gino Paoli presidente onorario e tra i membri l'ex sindaco Beppe Pericu. Si attendono solo le conferme.
cronaca
Boccadasse, sconosciuta e degradata: così l'Unesco resta un sogno proibito
Appello alla nuova giunta. Parte il concorso per il logo
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