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Appuntamento da 15 anni, domenica le finali
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All'ombra del campanile, che sovrasta il campo a forma di trapezio di Mignanego, sostengono sia l'ultimo anno di quella competizione così bizzarra da essere diventata un appuntamento fisso dell'estate valligiana per decine di giovani e non solo ormai da 15 anni.

Raccontano che dopo 3 lustri, il Torneo di Calcio Anormale vada agli archivi con le finalissime di domenica 27 agosto giocate, dunque, anche per la storia. Un successo collaudato di entusiasmo e partecipazione sarà consegnato agli annali per tentare nuove iniziative con i più giovani del posto anche se, da queste parti, il ricambio generazionale appare sempre difficile e per questo giocatori e giocatrici confidano ancora che l'inverno porti un ripensamento con una storia Anormale in prosecuzione pure nell'estate 2018.

Si vedrà, intanto a restare uniche e inimitabili sono le regole di quel campetto: 4 contro 4 con 2 uomini e 2 donne per squadra, di cui una sempre fissa in porta e solo queste ultime libere di fare gol mentre i maschi possono segnare esclusivamente di testa. Sostituzioni in stile basket e ogni partita commentata al microfono con cronaca diretta che regala goliardia da 15 anni. Tutto nacque nei primi anni duemila per rilanciare la festa patronale di Mignanego come adesso sperano possano fare i ventenni d'oggi per proseguire la magia Anormale anche con formule diverse.

Intanto quello stile fuori dagli schemi è stato festeggiato venerdì 25 agosto con una partita show tra le figure simbolo di questa competizione, ragazzi e ragazze che si sono alternati nei due decenni suddivisi tra under 40 e over 40. C'è chi racconta che per giocare l'Anormale non si vada in ferie, chi ha messo a repentaglio il matrimonio. Storie d'entroterra dove nel torneo 2017 approda anche una squadra tutta di migranti: i risultati sportivi non sono eccellenti, ma i ragazzi africani dicono: "Colpa delle ragazze, pazienza. Per noi resta uno straordinario divertimento".

Domenica sera le finalissime con premiazione dei protagonisti per un momento storico che Mignanego e l'intera vallata non dimenticheranno al pari di quelle regole bizzarre capaci di far parlare del piccolo paese in tutta Italia quando nel 2011 e nel 2016 inventarono pure la sfida spettacolo Stato contro Chiesa: sindaci e assessore di valle contro preti e suore. Pazze idee di paesi in cui vince ancora l'amicizia e il rapporto umano.