
Dopo una prima fase di monitoraggio di numerose spedizioni sospette, gli uomini della guardia di finanza hanno ricostruito una rete di soggetti che avevano trasformate le proprie residenze del centro storico in veri e propri laboratori per la produzione, confezionamento e distribuzione della merce contraffatta. Si tratta soprattutto di articoli di pelletteria, come scarpe e vestiario, riprodotta fedelmente rispetto all’originale, con etichette, loghi e altri accessori sui cui venivano apposti segni distintivi delle più importanti griffe della moda.
All'interno delle abitazioni erano presenti macchinari sofisticati che permettevano non solo di riprodurre il logo su tessuti, pellame e metallo vario, il tutto riproducendo nei minimi dettagli gli articolo delle più note marche.
IL COMMENTO
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