cronaca

Garassino: "Incubo multa, così andranno piano"
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Autovelox a sorpresa, "in modo che tutti abbiano l'incubo di non sapere dove sono, così almeno vanno piano". Dopo il terzo incidente mortale a Genova in otto giorni, costato la vita alla 17enne Giorgia Longo in via Adamoli, l'assessore comunale Garassino non usa vie di mezzo. Tolleranza zero verso gli eccessi di velocità e le infrazioni più pericolose, come l'uso del cellulare alla guida. Insomma, si torna all'antico: postazioni mobili a bordo strada e 'piloti' inguaiati con la famosa foto che può voler dire multe salate e, nei casi estremi, anche sospensione della patente.

A finire nel mirino saranno le strade che più di tutte invitano a correre: corso Torino, corso Sardegna, via Adamoli, via Righetti e corso Perrone dove non di rado c'è chi viaggia a 80-90 all'ora. Tursi sta predisponendo il piano, a breve si partirà coi controlli extra. Del resto basta un cartello fisso che lo segnali e tutto diventa legale. Esclusa l'ipotesi di nuovi tutor, che si dimostrano inutili su strade con molte vie d'entrata e uscita. Oltre alla Sopraelevata, dove i 60 obbligatori sono serviti ad abbattere gli incidenti del 90%, l'unica candidata potrebbe essere la Guido Rossa, cioè la nuova strada a mare. Che però è ancora in gran parte sottoutilizzata e pressoché senza incidenti, così da rendere inutile lo strumento.

Intanto i genovesi continuano a segnalarci incroci e situazioni pericolose in città. Una mappa del rischio stradale che appare già molto densa nella zona del centro, soprattutto in corrispondenza di quelle poche arterie che permettono di dare fondo al pedale del gas, trasformando attraversamenti, rotatorie e intersezioni in un terno al lotto.




Da citare infine che lo stop al semaforo di piazza delle Americhe è stato appena arretrato di qualche metro. Non c'entra, però, il recente incidente letale tra moto e bus: dalla Municipale rispondono che lo spostamento è da imputare alle esigenze di cantiere per i lavori sul Bisagno.