Il Genoa (ri)scopre Pellegri ma alla fine si arrende allo strapotere della Lazio di Immobile. Al Ferraris finisce 2-3 per i biancocelesti al termine di un match vivace e combattuto in cui il Grifone ha riacciuffato il pari per ben due volte col suo giovanissimo bomber, autore dei suoi primi gol al Ferraris. Mastica amaro il tecnico Ivan Juric, partito con una doppia emergenza, in attacco e in difesa, e tornato negli spogliatoi con l'ennesimo infortunio da gestire, quello di Spolli.
Tra acciacchi e squalifiche la rivoluzione iniziale è obbligata. Rossettini si sposta sulla sinistra e al centro della difesa gioca Spolli. Lazovic lascia il posto a Rosi perché serve più copertura, accanto a Veloso gioca Cofie. L'attacco è tutto un esperimento: Ricci e Centurion con Taarabt falso nueve.
Troppe novità però non funzionano e così il Genoa finisce presto in difficoltà. Il primo affondo letale è di Bastos, efficace sulla ribattuta in rete dopo il gran tiro di Milinkovic-Savic su punizione murato da un fantastico Perin. Siamo al 13esimo. La Lazio continua ad attaccare fino a metà tempo, quando inizia a vedersi un po' di gioco rossoblù. Taarabt fa il possibile ma non è incisivo, mentre sulle fasce c'è poco brio. Passata la mezz'ora Juric comprende la situazione e si decide a far entrare Pellegri. Esce Centurion, consolato dall'allenatore. Il tempo scorre senza sussulti e si va al riposo sul passivo di 0-1.
Il match si scalda dopo la ripresa. Il duello della serata è Pellegri-De Vrij. Al 6' brivido Milinkovic dalla distanza, la Lazio è sempre pericolosa. Cofie non male fino a questo momento, ma Juric lo toglie e concede a Brlek l'esordio in campionato. Un minuto dopo arriva il pareggio: Pellegri sfrutta un primo rimpallo e tira addosso a Radu, la palla finisce in rete e il Grifone torna a giocarsi la partita.
Il temporaneo 1-1 scuote Inzaghi che cambia i due esterni: entrano Lukaku e Marusic al posto di Murgia e Basta. Ed è proprio Lukaku a seminare subito il panico. Immobile non riesce a deviare a due passi dalla porta, il biancoceleste ci arriva ma Perin si rialza e compie il miracolo sul siluro rasoterra. Il risultato resta immutato.
Ma la situazione degenera nuovamente per il Grifone: Spolli si fa male, si prepara a entrare Gentiletti che purtroppo sarà determinante per il punteggio finale. Ma il Genoa nel frattempo rimane in dieci e in attesa della sostituzione, al minuto 25, Lukaku la mette facile facile per Immobile che devia in rete sotto gli occhi del suo ex pubblico. Tutto da rifare. Ma in soli tre minuti i padroni di casa confezionano la migliore azione della partita: cross perfetto in profondità da Zukanovic, Pellegri è al posto giusto e devia senza esitazioni, firrmando la personale doppietta.
La partita è in bilico e il Genoa sembra addirittura poterla vincere. La Lazio crea pericoli con Caicedo, entrato nel frattempo al posto di De Vrij. Al 36' inizia a suonare il requiem: cross dalla bandierina, incornata micidiale di Zukanovic che trova le mani prodigiose di Strakosha. Da questo recupero nasce l'azione nel 2-3: Gentiletti sfoggia un errore criminale, con passaggio orizzontale per l'ex compagno Immobile, l'attaccante avanza da solo palla al piede e supera Perin con un pallonetto. Tutto con esultanza beffarda sotto la Nord. Nel finale non succede nulla.
Genoa ancora a secco di vittorie e sconfitto in casa propria nonostante qualche nota di merito. Sotto accusa le scelte iniziali di Juric, alla luce di quanto ha dimostrato Pellegri dal 33' in avanti. La sfortuna e l'incosistenza tecnica hanno fatto il resto. Mercoledì visita al Chievo con un occhio alla classifica che già preoccupa.
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Genoa, boom-boom Pellegri non basta e Immobile fa volare la Lazio: 2-3
Ospiti sempre in vantaggio. Juric perde anche Spolli
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