"La nostra regione è la più vecchia d'Italia e d'Europa, con il 28% di anziani sopra i 65 anni (la media italiana è del 21,7%). Per questo, a fronte di una maggiore incidenza di patologie legate all'invecchiamento, nel Piano regionale demenze abbiamo previsto la riorganizzazione della rete clinico-assistenziale per le demenze e l'attivazione di Centri specializzati e multidisciplinari. Inoltre, per primi in Italia abbiamo previsto la figura del coordinatore assistenziale con funzioni di 'case manager', fondamentale riferimento non solo per il paziente ma anche per i suoi familiari dalla diagnosi e in ogni stadio della malattia".
Così l'assessore alla sanità Sonia Viale ha presentato a Genova i primi due Centri per i disturbi cognitivi e le demenze (Cdcd) attivati dalla Asl3 agli ospedali Galliera e Padre Antero Micone di Sestri Ponente. Entro la fine dell'anno sarà attivato il terzo centro nel levante cittadino presso l'Ospedale Policlinico San Martino mentre entro il 2018 le altre Asl attiveranno i propri Cdcd.
In Liguria le persone prese in carico dal sistema sociosanitario per le demenze sono oltre 17mila. I Cdcd collaborano con i distretti sociosanitari, erogano in via esclusiva i farmaci specifici per le patologie trattate: vi opera un'equipe multidisciplinare composta da un neurologo, un geriatra, uno psichiatra, uno psicologo specializzato con competenze neuropsicologiche, oltre a un operatore delle professioni sanitarie con funzione di case manager.
Ogni Cdcd ha sedi distaccate, per garantire la capillarità dei servizi ai cittadini. Nell'ottica di una sempre maggiore integrazione tra ospedale e territorio e di un potenziamento dell'assistenza domiciliare in un welfare di comunità, Regione Liguria promuove anche il progetto pilota a livello nazionale delle Comunità amiche delle persone affette da demenze (Dementia Community Friendly), riconosciute dalla Federazione Alzheimer Italia: il primo Comune che ha aderito è Recco. Già avviato l'iter anche da parte del comune di Imperia. Le due amministrazioni si sono impegnate, con apposite delibere, a promuovere un processo di cambiamento sociale finalizzato a sconfiggere il pregiudizio e creare comunità consapevoli e capaci di relazionarsi con le persone affette da demenza e con le loro famiglie.
salute e medicina
Demenze, due nuovi centri a Genova: nasce la figura del 'case manager'
Saranno a Sestri Ponente e al Galliera
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