
"A un anno dalla riforma che ha avuto una serie di effetti positivi riducendo il numero di porti strategici, semplificando il funzionamento del board delle Autorità di sistema portuale e mettendo la logistica al centro, ci sono alcuni punti su cui invece bisogna migliorare - ha detto Signorini a margine del convegno Ports, Intermodality and logistics in the Rhine-Alpine corridor in corso a palazzo San Giorgio a Genova -. Rispetto ai due modelli prevalenti in Europa - spiega -, uno completamente privatizzato e un altro come quello degli scali del Nord Europa che riescono a operare come spa, noi siamo un ente pubblico non economico. Questo si traduce in risposte troppo lunghe agli operatori, ogni cosa ci richiede procedure e tempistiche che sono fuori dal contesto europeo. Su questo ci aspettiamo dal governo un miglioramento concreto, io vedo come auspicabile un modello di Spa controllato dal pubblico e su questo stiamo avviando un confronto".
IL COMMENTO
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