
"Il regolamento attuale - ha spiegato Garassino - doveva essere temporaneo ma è in vigore dal 1988. E' nostra intenzione mettere mano al regolamento sul modello di quanto avviene in Svizzera con una caparra che deve essere data ai Comuni per l'utilizzo delle strutture da cui detrarre eventuali danni e regole serie per quanto riguarda gli aspetti igienici e l'educazione dei minori che devono andare a scuola".
Per Garassino inoltre il nuovo regolamento dovrà dare valore "alla parola nomade, che non vuol dire stanziale. Il che significa che dopo un certo periodo occorre che le strutture siano liberate per far posto ad altri".
IL COMMENTO
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