
Della piaga della merce contraffatta e dell'abusivismo si è parlato oggi in un convegno nella sede della Confesercenti e a cui hanno preso parte associazioni, istituzioni e forze dell'ordine. Nell'occasione, il Censis ha presentato in anteprima una relazione su un'indagine condotta su 10 città italiane.
"La filiera della contraffazione - ha spiegato Ilaria Massa, dell'Area politiche sociali della Fondazione Censis - vede proprio in Genova uno dei punti di snodo del mercato italiano e identifica nell'e-commerce l'ultima frontiera dell'abusivismo. Una dinamica che si concretizza attraverso siti e pagine Facebook o il passaparola che si diffonde grazie ai messaggi come WhatsApp". Paolo Barbieri, vicedirettore di Confesercenti Genova ha denunciato: "L'impatto della merce clonata sulla nostra economia è devastante nei confronti dei grandi marchi ma anche dei piccoli artigiani e commercianti.
Tra le peculiarità della Liguria e di Genova spicca il ruolo dei Centri integrati di via: i consorzi tra commercianti nati nella nostra città nei primi anni '90. Genova, come confermato dai rappresentanti del Censis e del Ministero, è l'unica città italiana in cui la rete dei Civ è capillare. Ma per debellare la contraffazione serve una presa di coscienza dell'opinione pubblica che solo negli ultimi tempi sta prendendo atto di quanto sia dannoso per l'economia il mercato del falso"
IL COMMENTO
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