Per il 47% dei giovani liguri il lavoro ideale è 'dipendente', per il 34% 'autonomo', il 12% vorrebbe aprire un'impresa e il 7% non sa ancora decidere. E' il quadro emerso dall'analisi 'Propensione a fare impresa' presentata dal direttore scientifico dell'istituto di ricerca Swg Enzo Risso e dal presidente di Legacoop Liguria Gianluigi Granero a Genova.
L'indagine è stata condotta su un campione di 200 soggetti tra i 18 e i 34 anni residenti in Liguria tra il 23 e il 25 maggio 2017. Sommati i giovani che aspirano a un impiego autonomo con gli aspiranti imprenditori, per il 46% il lavoro ideale è mettersi in proprio. Il 37% dei giovani liguri, più di un terzo degli intervistati, si sente preparato ad aprire un'azienda (era il 28% nel 2012), un trend di crescita collegato alla sfiducia di trovare un lavoro dipendente a causa della crisi economica.
Tra i fattori 'killer' a fare impresa il 51% indica la paura di prendersi un rischio, il 45% le scarse disponibilità economiche, il 41% il preferire le sicurezze del lavoro dipendente e il 32% la sfiducia in se stesso. Tra i 'driver' il 42% il possesso di un'idea innovativa, il 36% il coraggio di prendersi un rischio, il 35% la voglia di mettersi alla prova e il 34% la carenza di lavoro dipendente.
"A livello personale il 66% dei giovani liguri guarda con positività alla quarta rivoluzione industriale e all'industria 4.0 rispetto alla media nazionale del 36% - sottolinea Risso - ma a immagina una società del futuro in cui peggiorerà la qualità della vita, ci saranno sempre più persone povere, saremo più controllati, avremo meno opportunità, guadagneremo di meno, la vita sarà più 'facile' e si alzerà la qualità del lavoro".
"La mancanza di fiducia nel futuro da parte dei giovani è un elemento emerso nelle ricerche in Italia a partire dal 2003-2004 - spiega il direttore scientifico - Oggi la maggioranza degli italiani pensa che il peggio della crisi sia alle spalle, ma non crede che il futuro sarà radioso". Secondo Swg entro vent'anni l'automazione dell'industria 4.0 metterà a rischio le professioni meno qualificate come operai di macchinari, conducenti di veicoli, agricoltori, uscieri, camerieri o cassieri perciò i giovani liguri saranno spinti a specializzarsi o a fare impresa.
Secondo l'istituto sono circa 15.000 i giovani liguri interessati ad aprire un'impresa cooperativa. "Vogliamo dargli forza e sostenere le idee più innovative - commenta Granero - attraverso progetti come Coopstartup, che ha permesso di dare vita già a nove imprese cooperative in Liguria".
cronaca
Lavoro, la crisi sprona i giovani liguri: la metà sogna di mettersi in proprio
Dati Swg: emerge anche poca fiducia nel futuro
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