La procura di Genova chiederà al tribunale di poter sequestrare altri soldi sui conti della Lega Nord, comprese quelle depositate in futuro.
E' quanto deciso durante il vertice tra il procuratore capo Francesco Cozzi, l'aggiunto Vittorio Ranieri Miniati e il pm Paola Calleri dopo la decisione del Riesame con la quale è stata dichiarato inammissibile il ricorso della procura e nulla la decisione del tribunale di fermare i sequestri a poco meno di due milioni di euro in quanto avrebbe dovuto decidere un collegio e non un singolo giudice, come invece accaduto.
E' quanto deciso durante il vertice tra il procuratore capo Francesco Cozzi, l'aggiunto Vittorio Ranieri Miniati e il pm Paola Calleri dopo la decisione del Riesame con la quale è stata dichiarato inammissibile il ricorso della procura e nulla la decisione del tribunale di fermare i sequestri a poco meno di due milioni di euro in quanto avrebbe dovuto decidere un collegio e non un singolo giudice, come invece accaduto.
Il pm genovese Paola Calleri aveva deciso di impugnare la decisione dei giudici di fermare il sequestro al denaro trovato sui conti in tutta Italia per fare chiarezza, in maniera definitiva, sulla vicenda e su casi analoghi che potrebbero verificarsi in futuro.
I sequestri erano indirizzati verso le persone giuridiche beneficiarie del frutto del reato commesso ed erano scattati a settembre quando la Guardia di finanza aveva bloccato il denaro nei conti sparsi in tutta Italia. Nei giorni scorsi il tribunale di Genova ha invertito la tendenza stabilendo che il sequestro si ferma a quanto trovato al momento dell'esecuzione del provvedimento.
Era stata la stessa Procura a chiederlo dopo che il tribunale a luglio aveva disposto la confisca di quasi 49 mln di euro dopo la condanna di Umberto Bossi, dell'ex tesoriere Francesco Belsito e dei tre ex revisori contabili.
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più