cronaca

Mobilitazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil
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Una protesta forte quella dei sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti per il settore della logistica che hanno proclamato due giorni di sciopero per il 30 e il 31 ottobre. Le richieste sono contenute in una piattaforma che riguarda contratto unico di settore, tutele, diritti, legalità, incremento della retribuzione e delle indennità, clausola sociale, internalizzazioni, superamento del subappalto, contrasto al distacco transnazionale.

"Questo sciopero arriva dopo la rottura del tavolo di trattativa nazionale - ricorda Mauro Scognamillo, segretario generale Fit Cisl Liguria - anche perché le richieste da parte datoriale di richieste a ribasso dei contratti non sono più accettabili e, con due giorni di sciopero vogliamo dare un segnale molto forte".

A Genova i lavoratori si fermeranno dalle ore 00,00 del 30 ottobre alle ore 24,00 del 31 ottobre, mentre per le imprese che svolgono servizi essenziali, soggetti alla legge 146/90, lo sciopero sarà di 24 ore il 27 ottobre. I presidi in città saranno 14, quello principale sarà a Ponte Etiopia, e verranno organizzati presso tutti i varchi portuali e in tutte le piattaforme logistiche.

"Si tratta di una mobilitazione molto faticosa per i lavoratori coinvolti, con molti presidi sul territorio. Le ripercussioni non saranno solo per le 48 ore dello sciopero - spiega Marco Gallo, coordinatore regionale Filt Cgil Liguria - ma visto che sarà fatto a ridosso delle festività, in concomitanza anche con un fermo dell'auto trasporto, le merci potrebbero restare nei magazzini della logistica anche più di una settimana".

Una mobilitazione che arriva dopo molte assemblee sindacali e diverse iniziative territoriali, che hanno confermato la necessità della mobilitazione. "Il contratto nazionale unico di settore ci ha sempre dato la garanzia di legalità - prosegue Giovanni Ciaccio, coordinatore regionale logistica e trasporto merci Uiltrasporti - a questo si aggiunge anche la richiesta di un rinnovo, con un aumento economico per i lavoratori".