Ha 36 anni, è australiano, si è esibito in tutto il mondo e da oggi sarà molto più spesso a Genova. Il giovane maestro Daniel Smith è stato nominato direttore principale ospite del teatro Carlo Felice, un ruolo che lo porterà a saldare la sua collaborazione con la fondazione culturale dopo l'ultima apparizione in 'L'Elisir d'amore'. Per tre anni, infatti, assicurerà la sua presenza sul podio per un'opera e alcuni concerti.
"Per me è un grande sogno. Voglio creare qui una famiglia con tutto il teatro - ha detto a margine della presentazione - A Genova ho trovato tanta tradizione, una cultura forte, io voglio portarla in tutto il mondo. Il teatro è proprio qui, al centro della città". Per il sindaco Marco Bucci "ci sono tante similitudini tra Genova e l'Australia. Pensate all'Opera House che è sul mare nella baia di Sydney. Il Carlo Felice è addirittura nella piazza più importante della città, deve diventare il luogo di ritrovo per la cittadinanza".
L'obiettivo è creare un ponte col Paese dell'Oceania che sia non solo culturale, ma anche turistico ed economico. A cominciare da Fincantieri, in gara per una maxi commessa militare. "Ci aspettiamo lo sviluppo di questi legami in futuro, anche nel commercio. In Australia - ricorda l'ambasciatore in Italia Greg French - ci sono tante persone e aziende di origine ligure, tra cui industrie marittime molto importanti".
Tutto passa per un teatro che, dopo gli scambi con Cina, Kazakhstan e Oman, è sempre più punto d'incontro internazionale. "Le ricadute sono anzitutto di immagine - spiega il sovrintendente Maurizio Roi - perché le imprese si stanno avvicinando. Qualche volta ci guadagniamo anche qualcosa. Ma questo corrisponde alla vocazione di una città di mare, che non è internazionale da ieri, lo è sempre stata. Semplicemente cerchiamo di interpretarla".
Smith ha studiato direzione d'orchestra con Jorma Panula, Neeme e Paavo Järvi, Gianluigi Gelmetti, Hugh Wolff e Peter Gülke. Vincitore di diversi premi internazionali, ha recentemente ha debuttato sul podio della London Philharmonic. Nel marzo 2016, ha dato vita alla "Daniel Smith 'Gift of Music' Foundation", che acquista biglietti da donare a quelle persone che altrimenti non potrebbero partecipare ai concerti per motivi economici, di salute o per disabilità.
L'australiano si aggiunge ad altre due bacchette già "in forza" al Carlo Felice sia pure con compiti diversi: Fabio Luisi è ormai direttore onorario, i suoi impegni internazionali non gli consentono più una presenza assidua a Genova, la sua è una carica più simbolica che effettiva. Il suo ruolo è stato assunto da qualche tempo dal giovane ed esuberante Andrea Battistoni, direttore principale, la cui funzione comporta una presenza nella "stanza dei bottoni" in sede di progettazione artistica.
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Il Carlo Felice a braccetto con l'Australia: Daniel Smith è direttore principale ospite
L'ambasciatore: "In futuro legami non solo culturali"
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