cronaca

Il governatore della Liguria Toti: "Resto ottimista"
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E’ stata una giornata tormentata e di preoccupazione quella vissuta ieri da azionisti e correntisti di Banca Carige. Il Consorzio di Garanzia composto da Credit Suisse, Deutsche Bank e Barclays si è rifiutato di garantire l'operazione al prezzo di un centesimo per azione. A rischio a questo punto l’aumento di capitale previsto di 560 milioni.



Il cda di Carige in una lunga seduta a Milano attraverso il suo ad Paolo Fiorentino ha espresso l’impegno a verificare “l'esistenza dei presupposti per il proseguimento del piano di risanamento della Banca e per una eventuale proroga dei termini dell'operazione di aumento di capitale". Il titolo di Carige ieri è stato sospeso sin dalle prime ore della mattinata.

Il gruppo Malacalza investimenti, maggiore azionista, ha affermato che ‘il gruppo è da sempre pronto a sostenere la banca” e ricorda che il 26 ottobre aveva presentato alle Autorità di vigilanza istanza per essere autorizzata a incrementare la propria partecipazione in Banca Carige fino a una quota pari al 28% del capitale sociale della medesima” ma poi precisa anche che “La disponibilità di Malacalza Investimenti non può peraltro tradursi in una impropria supplenza della funzione del Consorzio di garanzia e non può prescindere dalle determinazioni dell’autorità di vigilanza in merito alle istanze che sono state a essa rivolte”.
 

Oggi la Consob ha sospeso nuovamente le negoziazioni in borsa dei titoli Carige, "in quanto l'attuale contesto informativo non garantisce la trasparenza, l'ordinato svolgimento delle negoziazioni e la tutela degli investitori, in ragione dell'incertezza in merito all'operazione di aumento di capitale e alle eventuali iniziative in corso da parte della Banca e delle competenti autorità per la vigilanza prudenziale"


Preoccupato per quanto sta accadendo attorno a Carige anche il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan che ha invitato i protagonisti della vicenda a trovare al più presto una soluzione positiva della vicenda. E in questi momenti delicati i dipendenti Carige hanno annunciato uno sciopero e un presidio in largo Pertini a partire dalle 9 per martedì 21 novembre. 


AGGIORNAMENTI


14.30 - Il Codacons sta studiando le iniziative legali che potrebbe intraprendere a tutela dei risparmiatori di Banca Carige e domani presenterà alla Procura della Repubblica di Genova un esposto nel quale si chiede di verificare la vigilanza svolta dalla Banca d'Italia e da Consob sugli ultimi due anni di attività dell'istituto di credito. Lo rende noto l'associazione, invitando i piccoli investitori a contattarla per partecipare a future azioni risarcitorie. "Ancora una volta migliaia di risparmiatori vengono trascinati in una crisi bancaria e rischiano di vedere andare in fumo i propri soldi", si legge in una nota, "56 mila piccoli azionisti attendono con ansia di conoscere le sorti dei propri investimenti, mentre la banca negli ultimi 5 anni ha bruciato 4 miliardi di euro di capitale e le azioni dell'istituto hanno subito un deprezzamento superiore al 95%".


14 - "
Non ritengo la situazione di Carige preoccupante, ha fondamentali solidi e continuo a dire solidità nel suo bilancio" Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sulla situazione di Banca Carige. "Mi auguro che nelle prossime ore si possa arrivare ad un accordo sostanziale tra tutti coloro che devono sottoscrivere l'aumento di capitale questo lo auspico ovviamente come Regione continuiamo a monitorare la situazione non essendo parte in causa. Abbiamo parlato con i vertici tutti di Carige, abbiamo trovato uno spirito costruttivo, c'è un azionariato più importante che fa riferimento alla nostra regione". Il governatore ligure poi prosegue: "Ritengo che la Liguria abbia bisogno di una banca del territorio, ritengo che Carige abbia un modello di business che possa essere sviluppato proficuamente anche per la crescita della nostra regione, che le imprese liguri piccole e medie abbiano bisogno di un istituto di credito di riferimento, penso che il bilancio, la liquidità, il patrimonio immobliare di Carige siano sufficiente garanzia che non si ripetano brutti episodi del passato anzi che la banca possa proficuamente rilanciarsi ed essere d'aiuto a sè stessa e a tutti noi che lavoriamo per far crescere la nostra regione. Sono ottimista che nelle prossime ore potremo avere delle buone notizie".


12.30 -  
L'amministratore delegato di Carige Paolo Fiorentino ha mandato un messaggio ai dipendenti dell'istituto finanzario genovese: "Metteremo tutte le palle in buca. La verità, in mezzo a tante notizie divergenti, è che siamo lavorando a testa bassa e senza sosta per arrivare a comporre questo articolato puzzle e partire con l’aumento di capitale nei prossimi giorni. Prosegue, vivo, il dialogo con tutti gli interlocutori e le interazioni con le autorità di vigilanza sono fluide e costruttive. Sono certo - prosegue Fiorentino - che saremo, tutti insieme, in grado di superare gli ostacoli che si frappongono da qui all’imminente aumento di capitale".

12 - "
Il Pil italiano è sceso del 10% dal 2007 a oggi. Adesso stiamo un po' recuperando ma con uno shock di questo genere era inevitabile che sorgessero problemi per qualche banca ma la situazione è andata peggio in tanti altri Paesi". Così il direttore esecutivo del Fondo monetario internazionale Carlo Cottarelli stamani all'Università di Genova per ricevere la laurea honoris causa in Amministrazione e politiche pubbliche commentando la situazione di incertezza sull'aumento di capitale di Banca Carige. Sarà un nuovo caso Mps o interverrà il mercato? "Bisogna vedere la situazione Carige in concreto e in dettaglio, non posso azzardare giudizi di questo genere. Ci sono le nostre autorità di supervisione, c'è il Ministero, bisogna lasciare a loro il lavoro - ha detto Cottarelli - Purtroppo molto spesso in Italia si danno dei giudizi superficiali sull'operato delle nostre autorità di supervisione".

11.30 - Proseguono senza sosta gli incontri tra il management di Banca Carige, guidato dall'a.d Paolo Fiorentino, le banche del consorzio di garanzia e gli azionisti, a partire dalla famiglia Malacalza, per cercare di ricomporre la crisi scoppiata con la mancata firma della garanzia sull'aumento da 560 milioni di euro. Fonti vicine alla situazione parlano di un impegno da parte di tutti per trovare una soluzione e di "segnali incoraggianti" anche sul fronte dell'interesse degli investitori a partecipare all'operazione, sia nella parte dell'aumento da 500 milioni in opzione ai soci che in quella da 60 milioni riservata agli ex obbligazionisti subordinati, tra le cui file figurano Unipol, Intesa e Generali. Con il titolo sospeso c'è tempo fino a lunedì per costituire il consorzio di garanzia dell'aumento, che deve essere concluso - salvo proroghe che andranno contrattate - entro il 31 dicembre per espressa richiesta della Bce.