cronaca

La decisione del Consiglio d'amministrazione
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Il Cda di Banca Carige ha scelto Chenavari financial group per trattare in esclusiva la cessione di Creditis, la società di credito al consumo della banca. In corsa erano rimasti due soli soggetti: oltre a Chenavari il fondo americano Christofferson Robb & Company.



Secondo fonti vicine alla banca, nella riunione il consiglio di amministrazione, dopo aver valutato le due offerte, ha dato la delega all'amministratore delegato Paolo Fiorentino a procedere con Chenavari per chiudere l'operazione.



Il fondo Chenavari ha sottoscritto "un impegno di prima allocazione con Equita sim nell'ambito dell'aumento di capitale per un importo massimo di euro 40 milioni, subentrando all'impegno precedentemente sottoscritto da altro offerente nell'ambito del processo di asta competitiva su Creditis", spiega una nota di Banca Carige.


L'impegno riguarda l'eventuale inoptato. L'operazione sarà chiusa mercoledì mentre domani è prevista la sottoscrizione dei contratti per la cessione definitiva a Credito Fondiario del portafoglio da 1,2 miliardi di crediti in sofferenza e della piattaforma di servicing "sulla base di termini finanziari migliorativi rispetto a quelli previsti dal piano industriale". Banca Carige precisa inoltre da parte sua che le banche del consorzio di garanzia, Credit Suisse garanzia, Credit Suisse Securities (Europe) Limited, Deutsche Bank, London Branch e Barclays, hanno confermato il loro impegno a supportarla nell' ambito del piano di rafforzamento patrimoniale. Per quanto riguarda la tranche dell'aumento di capitale riservata ai portatori dei titoli subordinati oggetto di Lme (liability excercise management), infine, la Banca comunica che Assicurazioni Generali, Intesa San Paolo Vita e UnipolSai Assicurazioni "partecipano a tale tranche per un controvalore complessivo pari a circa 45 milioni di euro, secondo i termini e le modalità contenute nella nota informativa".


Nel frtattempo la Compagnia Financiera Lonestar che fa capo a Gabriele Volpi conferma l'adesione all'aumento di capitale di Banca Carige per il suo 6% e l'intenzione di aumentare la quota fino al 9,99% del capitale. Lo comunica una nota in cui la Compagnia precisa di avere dato disposizioni "in data odierna alla propria banca depositaria, di procedere alla sottoscrizione dei diritti d'opzione (pari al 6.001%) relativi all'aumento di capitale di Banca Carige in conformità agli impegni a suo tempo sottoscritti".


La Compagnia conferma anche "il proprio commitment a salire fino al 9,99% del capitale di Banca Carige secondo gli impegni precedentemente sottoscritti e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste nel contratto di underwriting".