
Quello tra governo e Liguria, ha detto Toti "sarà un negoziato tutto sommato più semplice perché va in scia a quanto il governo sta già facendo con le due regioni pilota, la Lombardia che ha avuto il referendum e Emilia che ha scelto un percorso più simile a quello che vorremmo iniziare noi".
La delibera "verrà portata anche in Consiglio regionale - ha aggiunto Toti - anche altri gruppi di opposizione hanno manifestato volontà di partecipare al dialogo" come "il M5s che addirittura chiedeva il referendum sul modello di Veneto e Lombardia" e "il Pd che non ha chiuso su alcune materie in questa prospettiva. Ma per accelerare i tempi, perché siamo agli sgoccioli della legislatura, credo che sia opportuno avviare l'iter".
Far passare l'avvio dell'iter per l'autonomia prima dalla giunta che dal Consiglio regionale "è solo una questione tattica e non politica - ha specificato Toti - nel senso che vorrei che fosse condiviso in modo più ampio tanto più che le nostre richieste di autonomia saranno minori rispetto a quelle delle altre regioni".
Toti torna a fare riferimento alla questione dei porti. "Siamo la prima piattaforma logistica-portuale del Nord Italia, questa è la cosa che ci interessa di più" in termini di autonomia. "Otto miliardi di euro tra iva e accise. Il momento è buono, da Belluno alla Catalogna l'agenda del regionalismo e della autonomia è la risposta a alcuni malesseri profondi della politica in tutta Europa".
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