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Ora il consiglio dei ministri deciderà la data del voto
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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell'articolo 88 della Costituzione, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. L'esecutivo ha poi confermato la data delle prossime elezioni: si voterà il 4 marzo.

ADESSO CHE SUCCEDE? L'ESPERTO LO SPIEGA A PRIMOCANALE

"La verità è che l'Italia si è rimessa in moto dopo la più grave crisi del dopoguerra", ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni nella conferenza stampa di fine anno, in cui ha tracciato un bilancio della legislatura. "Il governo non tira remi in barca, governerà - ha aggiunto il premier - Ora ci affidiamo a Mattarella, grazie per il ruolo garante".

"Naturalmente - ha ancora spiegato - oltre a svolgere il mio ruolo fondamentale di presidente del Consiglio sia pure in un contesto di campagna elettorale e di camere sciolte, darò il mio contributo alla campagna elettorale del Pd".

Un bis dopo le elezioni, larghe intese con Gentiloni ancora premier? "Qualsiasi cosa dica in risposta a questa domanda credo che sarebbe usata contro di me... - ha detto - Governerò fino alle elezioni, dove mi auguro che la mia parte politica prevalga per poi avere un esecutivo con determinate caratteristiche, sicuramente dobbiamo farci carico della gestione della situazione per evitare instabilità.

"Sognerei altre panchine": questa la risposta di Gentiloni, alla domanda sul suo futuro dopo la fine della legislatura.