cronaca

Proteste dopo la sentenza del Consiglio di Stato
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Oltre 150 persone hanno partecipato a Genova allo sciopero indetto dagli insegnanti delle scuole elementari e degli asili per questo lunedì 8 gennaio. Alla protesta ha aderito anche il personale Ata. A rischio dunque le prime lezioni del 2018 per i giovanissimi studenti della scuola primaria.


Lo sciopero è stato indetto dalle sigle sindacali Anief, Saese e Cub. Alla base della protesta la sentenza del Consiglio di Stato che ha escluso dalle graduatorie chi ha conseguito il diploma magistrale entro l’anno scolastico 2001/2002. E Alle 9.30 è partito da piazza De Ferrari con direzione il Provveditorato il corteo composto da circa 150 tra maestre e maestri. Insieme a loro anche molti genitori e bambini. Ad aprire lo stesso corteo uno striscione tenuto dai giovanissimi alunni con su scritto 'non toccate le nostre maestre' .


Secondo i dati diffusi dal Coordinamento Diplomati Magistrale Abilitati Regione Liguria, saranno oltre duecento gli insegnati che incroceranno le braccia a Genova, circa 70 a Savona, ma molti anche a Imperia e La Spezia. Previste manifetsazion e sit-in in tutta la regione.

A livello nazionale sono oltre 43mila gli insegnati che aderiranno allo sciopero. A rischio di conseguenza le lezioni per quasi 3 milioni e mezzo di bimbi. 


 
"Qua c'è gente che lavorando si è fatta un'esperienza sul campo, c'è gente che ha e non ha la laurea, ma il concorso del 2001 era abilitante e quindi la legge non può essere retroattiva. Bisogna rispettare il lavoro della gente, il lavoro di tutti è sacro. Le lauree non sono diverse. Una laurea in scienze dell'educazione non vale di più di una laurea in lettere o in matematica o in pedagogia" - queste  le parole ai nostri microfoni di Anna Olivari, maestra dal 2006.