cronaca

"Se un solo dipendente di un ufficio è contrario il cane non entra"
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Cani in ufficio: ha fatto il giro del web in tutta Italia la proposta di Elisa Serafini, Assessore alla Cultura del Comune di Genova. Una sperimentazione che nasce dalla storia di un dipendente comunale che portava con sé al lavoro il suo volpino, tanto pacifico che nessuno se n'era mai accorto. Adesso ogni tanto i colleghi portano il proprio amico a quattro zampe nell'ufficio dell'assessorato della Segreteria alla Cultura e il clima è sereno.

Sul web, però, i pareri dei genovesi sono discordanti: tantissimi i commenti che ci sono arrivati sulla nostra pagina Facebook. In molti accusano un maggiore rispetto nei confronti degli animali più che delle persone. "Noi non vogliamo imporre niente, se un solo dipendente di un ufficio, perche ha paura, è allergico o non ama i cani, è contrario il cane non entra", ribatte l'assessore.

C'è chi, invece, ha chiesto di consentire di portare anche i bambini piccoli prima che possano andare all'asilo. "C'era stata un'eurodeputata che avveva portato una bambina in Parlamento e io l'avevo trovata un'idea bellissima. Si parla, però, di creature differenti: il cane sta nella sua cuccia, al guinzaglio, ed è completamente un'altra cosa rispetto ad un bambino".

L'iniziativa -spiega l'assessore- non potrà essere attuata in tutti gli uffici, specialmente quelli aperti al pubblico. Ma già il Museo di Nervi ha aperto i battenti ai cani di piccola taglia, se portati in braccio.