Mercoledì prossimo la nave polivalente di ricerca Alliance, della Marina militare, partirà dal porto della Spezia per una missione scientifica con il "Centre for maritime research and experimentation" della Nato, fra i mari d'Islanda e Groenlandia, oltre il Circolo polare Artico.
A salutare l'equipaggio e i ricercatori imbarcati, il comandante in capo della Squadra navale, Donato Marzano e la direttrice del Cmre, Catherine Warner. Dunque, dopo 90 anni dalla storica missione del comandante Nobile e un anno dopo l'ultima spedizione estiva "High North", la Marina militare torna al Polo Nord, per la prima volta in periodo invernale artico, per sostenere le attività di ricerca a supporto dell'organizzazione internazionale Woods Hole Oceanographic Institution nell'ambito del programma multidisciplinare Iceland-Greenland Seas Project. Scopo principale della spedizione, spiegano allo Stato maggiore della Marina, è "lo studio dell'interazione aria/acqua e la relativa ventilazione che si viene a creare nel Mare Artico, con l'obiettivo di raggiungere una migliore comprensione della circolazione delle correnti marine".
L'attività scientifica sarà caratterizzata da due periodi di navigazione di circa venti giorni ciascuno, e consisterà nell'eseguire, nello stretto di mare che separa l'Islanda dalla costa orientale della Groenlandia, "rilievi approfonditi dei parametri di conduttività elettrica, temperatura, profondità, analisi geochimiche e velocità del suono in acqua, rilievi bati-termografici, misurazione della batimetria e misurazioni meteorologiche (marine e aeree), effettuando la correlazione e la raccolta statistica tra i dati acquisiti".
Nave Alliance, al comando del capitano di Fregata Daniele Cantù, ha un equipaggio composto da 47 militari e imbarca, per l'occasione, un gruppo di ricerca costituito da 22 scienziati provenienti da diverse organizzazioni internazionali. Responsabile della missione scientifica è Robert Pickart, scienziato del Woods Hole Oceanographic Institution, assistito dal capitano di vascello Massimiliano Nannini, capo della missione della Marina militare. Due team scientifici si alterneranno durante la missione: il cambio avverrà durante le soste operative nei porti islandesi di Reykjavik e di Isafjordur, rispettivamente nella prima e ultima decade di febbraio. Il rientro in Italia della nave è previsto per la prima decade di aprile 2018.
A salutare l'equipaggio e i ricercatori imbarcati, il comandante in capo della Squadra navale, Donato Marzano e la direttrice del Cmre, Catherine Warner. Dunque, dopo 90 anni dalla storica missione del comandante Nobile e un anno dopo l'ultima spedizione estiva "High North", la Marina militare torna al Polo Nord, per la prima volta in periodo invernale artico, per sostenere le attività di ricerca a supporto dell'organizzazione internazionale Woods Hole Oceanographic Institution nell'ambito del programma multidisciplinare Iceland-Greenland Seas Project. Scopo principale della spedizione, spiegano allo Stato maggiore della Marina, è "lo studio dell'interazione aria/acqua e la relativa ventilazione che si viene a creare nel Mare Artico, con l'obiettivo di raggiungere una migliore comprensione della circolazione delle correnti marine".
L'attività scientifica sarà caratterizzata da due periodi di navigazione di circa venti giorni ciascuno, e consisterà nell'eseguire, nello stretto di mare che separa l'Islanda dalla costa orientale della Groenlandia, "rilievi approfonditi dei parametri di conduttività elettrica, temperatura, profondità, analisi geochimiche e velocità del suono in acqua, rilievi bati-termografici, misurazione della batimetria e misurazioni meteorologiche (marine e aeree), effettuando la correlazione e la raccolta statistica tra i dati acquisiti".
Nave Alliance, al comando del capitano di Fregata Daniele Cantù, ha un equipaggio composto da 47 militari e imbarca, per l'occasione, un gruppo di ricerca costituito da 22 scienziati provenienti da diverse organizzazioni internazionali. Responsabile della missione scientifica è Robert Pickart, scienziato del Woods Hole Oceanographic Institution, assistito dal capitano di vascello Massimiliano Nannini, capo della missione della Marina militare. Due team scientifici si alterneranno durante la missione: il cambio avverrà durante le soste operative nei porti islandesi di Reykjavik e di Isafjordur, rispettivamente nella prima e ultima decade di febbraio. Il rientro in Italia della nave è previsto per la prima decade di aprile 2018.
IL COMMENTO
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